Activision: oltre 1.000 impiegati firmano una lettera di protesta contro i dirigenti

Activision: oltre 1.000 impiegati firmano una lettera di protesta contro i dirigenti
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Stanno suscitando molto scalpore le accuse legali subìte Activision-Blizzard. La compagnia di Call of Duty sarebbe rea di aver discriminato le proprie impiegate donne nel corso di questi ultimi anni, con diversi comportamenti tossici che avrebbero creato un ambiente lavorativo particolarmente tossico.

Le accuse riguardano le alte sfere dell'azienda, e i tanti membri della compagnia si sono detti non rappresentati dai comportamenti discutibili dei dirigenti chiamati in causa. Oltre 1.000 impiegati hanno dunque deciso di unire le proprie forze e indirizzare ai vertici di Activision una lettera di protesta:

"Ai leader di Activision Blizzard,

Noi sottoscritti concordiamo che le dichiarazioni di Activision Blizzard, Inc. e il loro consulente legale in merito alla causa DFEH, nonché la successiva dichiarazione interna di Frances Townsend, sono ripugnanti e offensive per tutto ciò che crediamo che la nostra azienda dovrebbe rappresentare. Per dirla in modo chiaro e inequivocabile, i nostri valori come dipendenti non si riflettono accuratamente nelle parole e nelle azioni della nostra leadership. Riteniamo che queste affermazioni abbiano danneggiato la nostra continua ricerca di uguaglianza all'interno e fuori dal nostro settore. Classificare le affermazioni che sono state fatte come "distorte e in molti casi false" crea un'atmosfera aziendale che disillude le vittime.

[...] Chiediamo dichiarazioni ufficiali che riconoscano la gravità di queste accuse e dimostrino compassione per le vittime di molestie e aggressioni. Chiediamo a Frances Townsend di mantenere la sua parola di dimettersi da sponsor esecutivo della rete delle donne dipendenti di ABK a causa della natura dannosa della sua dichiarazione. Chiediamo al team della leadership esecutiva di collaborare con noi su nuovi e significativi sforzi che garantiscano ai dipendenti, così come alla nostra comunità, di avere un posto sicuro dove parlare e farsi avanti".

A seguito delle pesanti accuse ricevute, Activision è stata boicottata da tre testate giornalistiche specializzate nel settore videoludico.