Activision e accuse di molestie: il tweet della CCO scatena la protesta dei dipendenti

Activision e accuse di molestie: il tweet della CCO scatena la protesta dei dipendenti
di

Mentre cresce il fronte delle personalità del settore che decidono di intervenire per discutere dello scandalo su sessismo e molestie nell'industria dei videogiochi, in rete monta la protesta dei dipendenti di Activision Blizzard per un tweet condiviso dalla CCO della compagnia, Fran Townsend.

Nel post pubblicato da Townsend, la Chief Compliance Officer di Activision Blizzard ha infatti dato credito a un articolo che descrive i whistleblower come un "problema". Ricordiamo a chi ci segue che il whistleblowing è una pratica che identifica le attività compiute da uno o più lavoratori che, dall'interno della propria azienda, decidono di segnalare alle autorità competenti un illecito, una frode o un qualsivoglia pericolo (per sé stessi e per i propri colleghi) rilevato durante la propria attività lavorativa.

Come riporta Jason Schreier, il tweet dell'alta dirigente di Activision Blizzard, condiviso il 30 luglio (e quindi nel pieno della tempesta per lo scandalo delle molestie e delle discriminazioni sessiste), ha scatenato la reazione veemente di alcuni dipendenti che hanno interpretato quel post come un'accusa mossa contro coloro che decidono di denunciare gli illeciti o le condotte discriminatorie di cui sono stati testimoni all'interno della compagnia. Stando alle informazioni raccolte dal giornalista di Bloomberg, molti dei dipendenti che hanno provato a contattare Townsend per ricevere delle delucidazioni al riguardo avrebbero appreso, sorprendentemente, di essere stati bloccati sui social dalla CCO di Activision.

Intanto, prosegue l'indagine da parte degli azionisti di Activision e, con essa, la pubblicazione sui social di diverse testimonianze di tentativi di molestie o di discriminazioni sessiste da parte di dipendenti ed ex dipendenti del colosso videoludico statunitense.