Activision Blizzard: nuovo botta e risposta tra dipendenti e vertici, oggi lo sciopero

Activision Blizzard: nuovo botta e risposta tra dipendenti e vertici, oggi lo sciopero
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Continua il botta e risposta tra i vertici di Activision Blizzard e i dipendenti dell'azienda impegnati oggi nel primo sciopero generale. Gli impiegati del colosso americano hanno infatti replicato alle dichiarazioni rilasciate nella serata di ieri, ribadendo i motivi della protesta.

Proprio ieri sera infatti il CEO di Activision Blizzard Bobby Kotick ha diramato un comunicato ufficiale rivolto ai dipendenti dell'azienda, che poche ore prima avevano annunciato la volontà di organizzare uno sciopero, con l'intenzione di calmare le acque. Nella giornata dedicata alla protesta i dipendenti hanno replicato con un ulteriore comunicato: "Nella serata prima dello sciopero, la leadership di Activision Blizzard ha pubblicato un comunicato di scuse relativo alla dannosa risposta che hanno espresso in seguito alla causa del DFEH. Mentre siamo contenti di vedere che le nostre voci collettive, inclusa la lettera aperta con migliaia di firme degli attuali dipendenti, hanno convinto i vertici a cambiare i toni delle loro comunicazioni, questa replica non risponde agli elementi critici avanzati da i dipendenti. La risposta di Activision Blizzard non ha sottolineato:

  • La fine degli arbitrati obbligatori per tutti gli impiegati
  • La partecipazione dei lavoratori nella supervisione delle assunzioni e delle politiche di promozione
  • Il bisogno di una maggiore trasparenza per assicurare uguaglianza
  • La selezione di una terza parte per la revisione del reparto HR e di altri processi aziendali

Lo sciopero di oggi dimostrerà che questo non è un evento unico che l'azienda può ignorare. Non torneremo al silenzio; non ci faremo azzittire dallo stesso processo che ci ha portati a questo punto. Questo è l'inizio di un movimento duraturo in favore di migliori condizioni lavorative per tutti gli impiegati, specialmente donne, in particolare di colore e transgender, persone non binarie e marginalizzate. Ci aspettiamo una pronta risposta e un impegno all'azione dalla dirigenza sui punti espressi sopra e puntiamo al mantenimento di un dialogo costruttivo su come costruire una migliore Activision Blizzard per tutti i dipendenti. Oggi protestiamo per il cambiamento. Domani e oltre, ci sarà il cambiamento". Come sempre vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.