Activision Blizzard: il CMA teme l'eccessiva crescita di Xbox Game Pass

Activision Blizzard: il CMA teme l'eccessiva crescita di Xbox Game Pass
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Sembrerebbe che le polemiche attorno all'acquisizione di Activision Blizzard ad opera di Microsoft non stiano giungendo al termine. Dopo le recenti dichiarazioni di Sony, la quale ha dichiarato che i giocatori passeranno a Xbox anche se CoD non sarà un'esclusiva, arrivano nuove dichiarazioni dall'autorità per la competizione e i mercati.

Nelle ultime ore è emerso in rete un report del sopracitato CMA (Competition & Markets Authority), redatto alla luce di come la stessa autorità si sia espressa il 15 settembre 2022 sull'acquisizione di Activision Blizzard Inc. Ad opera di Microsoft Corporations. Come riportato nello stesso paper ufficiale, la CMA deve decidere se siano in corso degli accordi che possano determinare una concentrazione rilevante: in caso affermativo, il CMA dovrà determinare se questa riduzione della concorrenza sia riferita al solo mercato del Regno Unito o se può costituire un reale pericolo per Sony anche su tutti gli altri mercati internazionali.

Come viene riportato nello stesso documento, il CMA afferma: "Al momento intendiamo soffermare la nostra indagine nelle aree in cui il CMA ritiene che la fase 1 della decisione che la fusione dia luogo a una prospettiva realistica di SLC (concentrazione rilevante). Ciò non preclude la possibilità di prendere in considerazione altre problematiche, che potrebbero essere identificate nel corso dell'indagine. Invitiamo le parti e le terze parti a comunicarci se ci sono altri problemi rilevanti che credono dobbiamo considerare".

Come riportato dal CMA, Microsoft è un'azienda quotata in borda al Nasdaq ed il suo fatturato globale è stato di 125 miliardi di sterline solamente nel 2021. Il 18 gennaio 2022, come noi tutti ricordiamo, Microsoft e Activision Blizzard hanno stipulato un accordo per la totale acquisizione di quest'ultima, pagando 95 dollari per azione e 68,7 miliardi di dollari per l'acquisto della compagnia. L'obiettivo sarebbe quello di fornire agli utenti Microsoft quanti più contenuti possibili su Game Pass, con IP dal calibro di Call of Duty, World of Warcraft e tante altre ancore che aiuterebbero Microsoft in una strategia multipiattaforma.

Stando a quanto riferito, il CMA userà la controfattualità come test di misurazione per analizzare come e se la conclusione dell'affare tra Microsoft e Activision Blizzard dia origine ad una SLC. Il tutto avverrà sulla base di un'attenta analisi delle condizioni di concorrenza che comportino una forte disparità tra le imprese di mercato e se, dunque, si può parlare di concorrenza prevalente. "Al momento", sostiene il CMA, "intendiamo adottare la condizione di concorrenza prevalente come la più probabile".

Il report, in altre parole, ribadisce la netta posizione del CMA, il quale ritiene che il Game Pass abbia una posizione predominante con il suo servizio in abbonamento Xbox Game Pass, decretando una forte disparità tra i competitor diretti e indiretti. Per il CMA, l'acquisizione di Activision Blizzard potrebbe decretare la presenza di barriere di ingresso per tutti i rivali del settore, determinando per forza di cose il successo della compagnia americana a discapito di Sony e tutte le altre aziende del panorama videoludico. Dopo le recenti dichiarazioni dell'antitrust UK, la quale dichiara che Sony non vorrebbe Game Pass su Playstation, si è venuta a creare una nuova possibile situazione di stallo per il completamento della trattativa tra Microsoft e Activision Blizzard