Activision Blizzard: un milione di giocatori richiede rimborsi dopo l'addio alla Cina

Activision Blizzard: un milione di giocatori richiede rimborsi dopo l'addio alla Cina
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Ormai da diversi mesi sappiamo che, in seguito alla rottura avvenuta con NetEase, il noto publisher Activision-Blizzard ha detto addio alla Cina chiudendo quasi tutti i team. Intanto, però, proprio dal mercato orientale emergono ulteriori novità in merito alla faccenda, in seguito alla richiesta in massa di rimborsi per 1 milione di giocatori.

Il tutto è avvenuto in seguito al rifiuto di alcuni accordi con Netease per mantenere i giochi di Blizzard in Cina, che ha generato un effetto a valanga per la chiusura di quasi tutti i team di Blizzard operanti sul suolo cinese. Sono stati proprio questi avvenimenti che hanno indotto ben 1 milione di giocatori cinesi a richiedere il rimborso per degli acquisti in-app non utilizzati.

Nei giorni e nelle settimane che hanno seguito l'importante annuncio della compagnia americana, NetEase ha dato il via alla possibilità di richiedere il rimborso per i propri soldi utilizzati con acquisti non più utilizzati, andando ad escludere tutte le ricompense relative alla transazione che, in seguito all'acquisto, sono state riscattate dai giocatori.

Al momento, stando ad alcune stime effettuate proprio in riferimento alle suddette richieste, più di un milione di utenti starebbero compilando la domanda, che può essere presentata entro e non oltre il 30 giugno. Il tutto ha quindi generato una grande mobilitazione degli utenti, proprio in seguito alla chiusura dei server di tutte le IP Activision-Blizzard approdate sul suolo cinese. Nell'arco di un mese, moltissimi giocatori hanno richiesto che una parte dei loro acquisti potesse essergli rimborsata e, con molta probabilità, il numero di domande aumenterà ancor di più con il susseguirsi delle settimane.