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Recensione Cinema
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7.5
E' arrivata la conferma che la Commissione Europea non ha dato il via libera all'affare Microsoft-Activision almeno per il momento, passando alla Fase 2 delle indagini per valutare con maggiore attenzione gli effetti che questi accordi potrebbero avere sul mercato videoludico.
Per la Commissione Europea i dubbi maggiori riguardano la possibilità che la mossa di Microsoft possa rendere meno competitivo il mercato, limitando così i margini di manovra per la concorrenza con i giochi di Activision Blizzard. Subito dopo la conferma da parte della Commissione è arrivata la risposta ufficiale di Microsoft sulla questione, che ha tra l'altro tirato in ballo anche Sony.
"Continueremo a lavorare con la Commissione Europea sui prossimi passaggi e chiariremo tutti i dubbi in termini di mercato. Sony, come leader dell'industria, si dice preoccupata per Call of Duty, ma abbiamo già detto che ci impegneremo a pubblicare lo stesso gioco nello stesso giorno su Xbox e PlayStation. Vogliamo che le persone abbiano un maggior accesso ai giochi, non diminuirlo", commenta un portavoce di Microsoft.
Per il momento, dunque, la situazione è in stallo e si attende di scoprire come si muoverà la Commissione Europea, che nell'ambito della Fase 2 dovrà esprimersi entro il 23 marzo 2023. Sulla delicata questione ha fatto inoltre discutere un articolo del New York Post che sostiene come l'accordo Microsoft-Activision rischi di saltare, sebbene si tratti di un'ipotesi.
Microsoft responds to the EU investigation into the Activision deal, and manages to bring up Sony’s Call of Duty concerns https://t.co/xFjVJMWRmA pic.twitter.com/ACO9R0ACEn
— Tom Warren (@tomwarren) November 8, 2022
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