Activision-Microsoft nell'analisi di ITIF: Call of Duty non diventerà esclusiva Xbox

Activision-Microsoft nell'analisi di ITIF: Call of Duty non diventerà esclusiva Xbox
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Mentre in rete prosegue il dibattito scatenato dalle dure parole della Camera di Commercio USA contro il CMA per l'affare Activision-Microsoft, l'istituto indipendente ITIF ha condotto un'analisi sul futuro multipiattaforma o in esclusiva Xbox di Call of Duty.

Il report condiviso dal think tank statunitense (che ricordiamo essere senza scopo di lucro, apartitico e slegato dal processo decisionale degli enti antitrust) prende spunto dalla ricca documentazione prodotta dal CMA britannico per 'smontarne la tesi' in merito ai vantaggi che Microsoft potrebbe ottenere decidendo di trasformare in un'esclusiva Xbox l'intera serie di Call of Duty.

L'istituzione con sede a Washington spiega infatti che le conclusioni a cui è giunto il CMA nell'esporre le proprie preoccupazioni sui danni alla concorrenza (in particolar modo a Sony) arrecati dalla trasformazione di Call of Duty in un'esclusiva Xbox sarebbero sbagliate, sia dal punto di vista economico che sotto il profilo strettamente 'storico'.

Già in passato, sottolineano gli analisti di ITIF, Microsoft si è trovata in condizione di acquisire un'IP multipiattaforma con decine di milioni di appassionati: il riferimento è ovviamente a Minecraft. Una volta completata l'acquisizione di Mojang, la casa di Redmond ha preferito non trasformare Minecraft (e i relativi spin-off) in un'esclusiva Xbox, mantenendo così la promessa fatta ai fan della serie.

Tornando a Call of Duty, l'ITIF ritiene che i timori del CMA sarebbero infondati poiché "quando un gioco non ha molto valore, il costo per renderlo esclusivo è relativamente basso. Ma per un franchise dalla popolarità internazionale come Call of Duty, i costi da sostenere per trasformare l'IP in un'esclusiva sarebbero sensibilmente più alti. Per questo, non solo non dovremmo aspettarci che Microsoft neghi a Sony l'accesso a Call of Duty dopo la fusione con Activision, ma dovremmo anche attenderci, con ogni probabilità, un aumento della base di giocatori di Call of Duty su piattaforme PlayStation".

In merito ai timori di Sony e del CMA per Call of Duty su Xbox Game Pass, l'ITIF sottolinea come "i servizi in abbonamento multi-gioco sono uno strumento sempre più popolare. Sia Sony che Microsoft, così come altri, offrono servizi simili. In generale, i giochi più popolari o più recenti tendono a non essere accessibili tramite questi abbonamenti, tuttavia Microsoft adotta questa strategia con Xbox Game Pass e prevede di includere nel proprio servizio anche i titoli Activision dopo la fusione".

L'ingresso dei giochi di Activision Blizzard nel Game Pass, secondo l'ITIF, non sarebbe un danno alla concorrenza, bensì un vantaggio per l'intero settore e, ovviamente, per i videogiocatori, proprio in funzione del fatto che "a quel punto, i giochi Activision e della serie di Call of Duty sarebbero disponibili a un prezzo inferiore, quindi tutto ciò consentirebbe a un numero maggiore di giocatori di accedere ai titoli Activision come Call of Duty".