Activision-Microsoft: Google ritiene che l'affare non faccia bene ai giocatori di ChromeOS

Activision-Microsoft: Google ritiene che l'affare non faccia bene ai giocatori di ChromeOS
di

Continuano a non placarsi le polemiche circa l'acquisizione che vede impegnato il colosso dell'industria digitale Microsoft nell'affare con Activision-Blizzard. Tra promesse di battaglia dal publiisher di CoD ed altri esponenti del mercato che esprimono il proprio dissenso, anche Google è intervenuta nella faccenda. Ma cos'ha dichiarato?

Secondo quanto emerso nelle ultime ore in rete, Google avrebbe dichiarato di non essere felice per questa grande acquisizione. Al coro dei vari enti governativi disseminati in tutto il mondo e di Sony nella lotta che vede schierate da una parte PlayStation e dall'altra Xbox, anche il colosso californiano con sede a Mountain View ritiene che questa grande operazione di assimilazione dell'agglomerato caratterizzato da Activision-Blizzard non sia positivo per l'industria. Il disappunto di Google, il quale è stato riportato da Politico, deriverebbe da alcune perplessità circa l'intera questione.

In primis, Google Inc. ritiene che l'acquisizione di Activision-Blizzard ad opera di Microsoft sia un male per i giocatori di ChromeOS, asserendo che il gaming sul sopracitato ChromeOS possa risentirne pesantemente da una manovra di questo livello la quale, lo ribadiamo, è ad oggi la più grande acquisizione di sempre dell'intero panorama videoludico. Quindi, l'argomentazione principale verte attorno all'idea cardine per cui il gaming attraverso la sottoscrizione all'abbonamento Game Pass degradi il gaming concepito da Google.

Tuttavia, in antitesi con queste affermazioni, l'azienda californiana continua a collaborare con il colosso di Redmond per migliorare l'architettura ed il servizio di xCloud, sia su ChromeOS che su piattaforme quali Linux ed altre ancora. Pur trattandosi di una manovra alquanto comune, ciò cozza in parte con le suddette dichiarazioni di Google, la quale dà adito alle affermazioni di Sony sostenendo indirettamente i tentativi di contrasto dell'acquisizione attuati da quest'ultima. L'azienda il cui nome è dietro al popolarissimo brand PlayStation, infatti, dichiara che l'acquisizione di Activision-Blizzard mini il mercato in un momento critico.

Tutte queste dichiarazioni, che continuano a fare negativamente cassa di risonanza ad un argomento delicato che deve essere passato al vaglio dell'anti-trust in tutto il mondo - e la cui decisione continua ad essere messa sotto pressione dai media e dall'utenza - lasciano presagire che la situazione attuale sia tutt'altro che positiva. L'intera vicenda di cronaca videoludica, in parte esacerbata da una narrazione non favorevole alla corretta analisi dell'acquisizione, continua ad essere portata avanti non soltanto dal competitor principale - ma non diretto - Sony, vedendo esprimersi anche aziende in competizione con Microsoft, e non solo Xbox, come Google. Non vi è ancora una decisione ultima da parte dell'anti-trust, che continua a rimandare il momento di espressione di un giudizio unanime e definitivo in modo da non essere in alcun modo influenzata dalle opinioni esterne alla stessa organizzazione.