Activision, è bufera: Microsoft accusa l'antitrust UK, tra COD ed esclusive Sony

Activision, è bufera: Microsoft accusa l'antitrust UK, tra COD ed esclusive Sony
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In attesa della decisione UE in merito all'acquisizione di Activision Blizzard, prosegue il confronto a distanza tra Microsoft e Sony, combattuto con le armi della dialettica sui campi degli organismi antitrust nazionali e regionali.

In seguito alle rimostranze avanzate da Sony a proposito dell'ingresso del publisher nell'orbita di Redmond, la dirigenza Microsoft ha offerto molteplici repliche, che nel corso degli ultimi giorni hanno interessato in particolare l'organismo antitrust britannico. Nello specifico, il colosso verdecrociato ha accusato l'ente UK di star assecondando in maniera eccessiva l'opposizione di Sony alla formalizzazione dell'acquisizione. Così facendo, afferma Microsoft, l'antitrust starebbe mettendo in secondo piano l'interesse dei consumatori, dimostrando al contempo uno scarso senso critico.

A sostegno delle proprie accuse, la dirigenza di Redmond ha inoltre presentato alcuni dati relativi alla presenza di Microsoft nel mercato del gaming. Descrivendo il marchio Xbox come "ultimo nel mercato console, settimo nel mercato e PC non rappresentato sul fronte mobile", l'azienda ha inoltre escluso di poter vantare una supremazia rilevante nel settore del cloud gaming, descritto come ancora poco diffuso.

Al contrario, prosegue Microsoft, Sony rivestirebbe il ruolo di attore principale dell'industria videoludica da ormai oltre 20 anni. A dimostrazione di ciò, è stata citata la base installata di oltre 150 milioni di console, ma anche la decisione di innalzare i prezzi di esclusive e console PS5, senza timore di perdere per questo quote rilevanti di mercato. Nel corso del solo 2021, prosegue Redmond, lo store PlayStation ha inoltre accolto un numero di esclusive First e Thrid Party pari a quasi cinque volte quanto visto su Xbox Store.

In questo quadro, conclude Microsoft, immaginare che un'eventuale assenza di Call of Duty - la cui distribuzione, si ribadisce, proseguirà nel breve periodo anche su hardware Sony - possa danneggiare la concorrenza "non è credibile".