Activision vuole realizzare volti iper realistici su nextgen: depositato un nuovo brevetto

Activision vuole realizzare volti iper realistici su nextgen: depositato un nuovo brevetto
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Seppur afflitto dai problemi logistici di cui hanno sofferto sia PlayStation 5 che Xbox Series X|S, il passaggio alla next-gen videoludica si è ormai concretizzato da alcuni mesi. Durante i prossimi anni, sembra che Activision voglia puntare forte sulla realizzazione di volti iper realistici da proporre sulle nuove console e sui PC da gaming.

Stando a quanto rivela un nuovo brevetto depositato di recente, sembra che il publisher di Call of Duty stia lavorando a delle nuove tecniche con cui realizzare i volti dei personaggi che appariranno nei suoi prossimi titoli. Per la precisione, sembra che l'intenzione della compagnia sia quella di dar vita ad una nuova tecnologia capace di trasformare una fotografia 2D in un modello 3D in modo quasi automatico.

L'idea è quella di sfruttare una serie di sistemi e metodi per determinare i punti chiave di una foto in due dimensioni e tradurla in informazioni in 3D: il computer, quindi, "assorbirà" in modo diretto l'immagine e la renderà utilizzabile all'interno di un ipotetico videogioco. Si tratta grossomodo della stessa strategia utilizzata nel cinema per ringiovanire alcuni attori ormai avanti con l'età.

Attualmente il metodo più utilizzato dagli sviluppatori per realizzare volti particolarmente credibili e dettagliati è quello di applicare una texture 2D su un modello 3D. Spesso i risultati sono stati notevoli, ma nei casi più estremi si può venire a creare il cosiddetto Effetto Uncanny Valley, per cui le espressioni facciali dei personaggi provocano nello spettatore una forte sensazione di stranezza e disagio.