Assassin's Creed Valhalla: ecco come è nato il linguaggio Isu della Prima Civilizzazione

Assassin's Creed Valhalla: ecco come è nato il linguaggio Isu della Prima Civilizzazione
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Con l'avvenuta traduzione del linguaggio Isu di Assassin's Creed portata a termine da un fansite decodificando i caratteri presenti in AC Valhalla, Antoine Henry di Ubisoft si espone e spiega di essere l'artefice dell'idioma della Prima Civilizzazione.

Intercettato dai colleghi di RockPaperShotgun, il direttore associato di Ubisoft Singapore haspiegato come "l'idea di creare un linguaggio per gli Isu è nata durante una chiacchierata avvenuta in maniera informale con Darby McDevitt (il Narrative Director di AC Valhalla, ndr). Tra una mail e l'altra, gli ho accennato la mia passione per le lingue antiche ed è uscita questa idea folle sulla realizzazione di un idioma completamente nuovo. [...] Volevamo aggiungere uno strato di profondità all'universo di Assassin's Creed. La lingua Isu è stata progettata come una sorta di idioma immaginario proto-indoeropeo, l'antenato comune teorizzato per quella che è una delle più grandi famiglie linguistiche della storia. D'altronde, per noi era logico legarla alla storia poiché gli Isu avrebbero dovuto insegnare agli umani i rudimenti della loro lingua come forma di comunicazione basilare".

Antoine Henry entra poi nei dettagli del processo creativo portato avanti per concretizzare questo ambizioso progetto legato ad Assassin's Creed Valhalla, e al lore sulla Prima Civilizzazione dei capitoli precedenti della serie Ubisoft, spiegando come "sono partito dall'idea di un'ipotetica lingua Isu appresa dagli umani e padroneggiata nel tempo fino a evolversi e diventare, appunto, la lingua proto-indoeuropea. Ho condotto delle ricerche nelle lingue di questa famiglia (latino, greco antico, sanscrito, eccetera), le ho unite a delle ricostruzioni accademiche di come avrebbe potuto essere la lingua proto-indoeuropea e da lì sono andato a ritroso. Le lingue hanno una loro estetica e, creandone una, ti accorgi di quanto sia fantastico avere il controllo su come si evolve".

In merito allo sforzo profuso dagli appassionati per decodificare la lingua antidiluviana degli Isu partendo dagli indizi raccolti in Assassin's Creed Valhalla, Henry chiude affermando come "volevamo che la community riuscisse a decifrare quel linguaggio, ma non mi sarei mai immaginato di assistere a ricostruzioni e analisi come quelle che hanno svolto. Sono riusciti a rintracciare gli elementi più profondi della struttura grammaticale e sintattica, non credevo sarebbero giunti a tanto! Sono stupito dalla passione e dedizione dimostrata. Come creatore, quando vedi tutto ciò, capisci davvero che ne è valsa la pena".