I nuovi Assassin's Creed, Far Cry e Ghost Recon potrebbero farsi attendere parecchio

I nuovi Assassin's Creed, Far Cry e Ghost Recon potrebbero farsi attendere parecchio
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Nonostante il vasto portfolio di IP in suo possesso, negli ultimi tempi Ubisoft ha dovuto affrontare diversi problemi finanziari, che si sono tradotti in un calo delle azioni del 41% su base annuale, e diversi problemi produttivi. Secondo un report di Kotaku, la casa francese starebbe quindi suscitando l'interesse di alcuni compratori.

Tra le interessate, ci sarebbero compagnie di private equity come Blackstone Inc. e KKR & Co., che possono essere annoverate tra i gruppi finanziari più grandi del mondo. Le discussioni si troverebbero ancora agli inizi, ma l'opinione comune è che prima o poi Ubisoft cederà. La sola notizia dell'interessamento ha fatto risalire le azioni del publisher transalpino dell'11%.

Nel report di Kotaku si parla anche delle traversie produttive che starebbe affrontando Ubisoft. Secondo tre fonti vicine alla casa francese che hanno preferito restare nell'anonimato, lo sviluppo del nuovo grande Assassin's Creed e dei nuovi episodi di Far Cry e Ghost Recon starebbe procedendo a rilento. Tutti e tre i giochi si troverebbero in ritardo sulle tabelle di marcia interne, un problema che avrebbe indotto Ubisoft a cambiare alcuni dei suoi piani. Come già trapelato lo scorso mese di febbraio, i vertici dell'azienda avrebbero deciso di trasformare la prossima espansione di Assassin's Creed Valhalla in un gioco a sé stante, con il solo obiettivo di colmare il buco nel calendario delle uscite che verrà a crearsi in futuro a causa dei ritardi sugli altri giochi. Assassin's Creed Rift, questo il nome in codice di questo titolo, avrebbe Basim per protagonista e sarebbe ambientato in un mondo di gioco più piccolo rispetto a quelli che hanno ospitato Origins, Odyssey e Valhalla.

Interpellata su queste faccende, Ubisoft ha preferito non commentare, sottolineando di essere in possesso di una forza creativa e produttiva di altissimo livello, con oltre 20 mila talenti sparsi in tutto il mondo, e un portfolio tra i più diversificati sul mercato. In altre parole, non ha confermato né smentito alcunché.