Battleborn chiude, 2K spegne i server: i fan salutano lo sfortunato sparatutto Gearbox

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Come preannunciato da 2K Games nel novembre del 2019, il colosso videoludico statunitense ha avviato il processo di chiusura dei server di Battleborn che, una volta ultimato, decreterà la definitiva conclusione dell'esperimento portato avanti da Gearbox in parallelo con lo sviluppo della serie di Borderlands.

Con un messaggio condiviso sui propri canali di supporto ufficiali, i rappresentanti di 2K confermano che la chiusura dei server di Battleborn scrive la parola fine sull'intero progetto: non sarà quindi possibile accedere ai contenuti del titolo tramite una modalità singleplayer o un sistema peer-to-peer gestito autonomamente dagli utenti.

Al post del supporto 2K ha fatto immediatamente seguito la pubblicazione di una serie di messaggi da parte di chi, ricordando la propria esperienza vissuta nel colorato universo di Battleborn, ha voluto condividere un proprio pensiero in memoria del gioco.

Consapevole di dover assistere alla totale scomparsa del lavoro svolto su Battleborn, nei giorni scorsi anche l'ex autore di Gearbox Aaron Linde ha voluto ripercorrere la sua esperienza su questo sfortunato MOBA sci-fi.

In una toccante lettera aperta indirizzata ai fan di Battleborn, l'attuale Lead Narrative Designer di 343 Industries ha sottolineato come "quando i server di Battleborn si spegneranno, sarà come se il gioco non fosse mai esistito. Tutto il lavoro, tutto l'amore e il sangue che abbiamo iniettato in quel gioco scompariranno per sempre, e se ci penso mi si spezza il cuore. [...] La mia speranza è che una piccola scintilla di Battleborn continui a sopravvivere nei vostri ricordi e si alimenti delle emozioni che ha saputo regalare a me, come testimoniano i numerosi messaggi ricevuti dai fan e che mi porterò dietro per ricordarmi di questa esperienza".