Bayonetta 3: varietà e distruttibilità, i segreti delle location svelati da PlatinumGames

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Eletto miglior gioco action del 2022 ai recenti Game Awards, Bayonetta 3 è un gioco complesso e sfaccettato le cui componenti meritano di essere sviscerate a dovere. Per questo motivo PlatinumGames ha lanciato Umbran Studies, una serie di video approfondimenti che da mesi stanno appagando la nostra sete di conoscenza.

L'ultimo episodio, introdotto dal Game Director Yusuke Miyata e presentato dal Lead Enviroment Artist Yasutaka Maeki, scava a fondo nel processo di realizzazione della ambientazioni di Bayonetta 3. Se avete già giocato all'esclusiva per Nintendo Switch, allora saprete che l'avventura si svolge in molteplici aree del globo nell'ambito di svariati universi paralleli, andando a toccare anche alcuni luoghi già visitati nei precedenti capitoli della serie, opportunamente rivisitati per l'occasione. La narrazione ad ampio respiro ha permesso agli artisti di PlatinumGames di sbizzarrirsi nella creazione di location ricche di elementi fantastici come l'Isola di Thule e Ginnungagap, e città più vicine alla nostra realtà, un aspetto che Maeki non ha esitato ad elencare tra i punti di forza di Bayonetta 3.

L'azione dinamica generata dall'impiego dei Demoni Infernali e i poteri che consentono alla strega di spostarsi rapidamente hanno inevitabilmente influenzato la progettazione delle ambientazioni di Bayonetta 3, le quali sono molto più ampie rispetto a quelle che facevano da sfondo ai fatti dei precedenti capitoli, oltre che più ricche di scontri e segreti nascosti. Per rendere il tutto ancor più spettacolare, PlatinumGames ha lavorato sodo per implementare la distruttibilità ambientale alla quasi totalità degli edifici senza sacrificare il framerate, un risultato di cui Maeki sembra andare molto orgoglioso.

Godetevi il video approfondimento sulle ambientazioni di Bayonetta 3 in cima a questa notizia, dopodiché approfondite la conoscenza del gioco leggendo la nostra recensione di Bayonetta 3.