Bee Movie: Dietro le Quinte, Sinossi, Immagini e Note di Produzione

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Domani 21 dicembre è in uscita Bee Movie, il nuovo film della Dreamworks interpretato da JerrySeinfeld, Renée Zellweger, Matthew Broderick, John Goodman. "Bee Movie" è una commedia che cambierà tutto ciò che credevate di sapere sulle api. Osservate più da vicino il mondo di queste instancabili creature attraverso gli occhi di  — Barry B. Benson (interpretato dal vincitore di un Emmy e di un Golden Globe, Jerry Seinfeld).  Il neo-laureato Barry desidera più dalla  vita dell'inevitabile carriera che lo attende come tutti gli altri abitanti di New Hive City —un lavoro alla Honex, la fabbrica di miele.  Barry afferra al volo l'opportunità di avventurarsi fuori dall'alveare, venendo a contatto con un mondo assolutamente straordinario. Quando Barry si imbatte per caso in Vanessa, una vivace fioraia di Manhattan (interpretata dal Premio Oscar Renée Zellweger), infrange una delle regole di base del mondo delle api — le parla.  Tra i due nasce un'amicizia, e Barry riceve un corso rapido sul modo di vivere degli umani.

Seguono Dietro le Quinte, Sinossi, Immagini e Note di Produzione

"Bee Movie" è il primo film di animazione di Seinfeld, un atto d'amore per il celebre comico che non solo presta la voce al personaggio principale ma ha anche co-sceneggiato e prodotto il film.    Oltre a Seinfeld e alla Zellweger altri attori straordinari hanno prestato le voci ai personaggi animati.  Matthew Broderick ("Conciati per le feste ", "The Producers") interpreta Adam Flayman, il migliore amico di Barry e suo compagno di università, contento di lavorare per la Honex.  John Goodman ("Cars", "Monsters & co".) da vita al loquace e potente avvocato privo di scrupoli Layton T. Montgomery.  Chris Rock ("Madagascar", "L'altra sporca ultima meta") è Mooseblood la zanzara, un insetto interessante con suo punto di vista personale sulla vita degli insetti, che Barry incontra su un parabrezza durante il suo viaggio nel mondo degli umani.  Patrick Warburton ("Boog & Elliot a caccia di amici", "Chicken Little") interpreta l'aggressivo partner di tennis ed aspirante fidanzato di Vanessa, Ken.  Il Premio Oscar® Kathy Bates ("La tela di Carlotta", "A Casa con i Suoi") ed il regista/produttore premio Oscar® Barry Levinson sono i fierissimi genitori di Barry, Janet e Martin Benson, che rimangono stupiti dal carattere ribelle del proprio figlio. Tra gli altri interpreti ci spiccano Megan Mullally ("Will & Grace"), Larry Miller ("Principe azzurro cercasi") e Rip Torn ("Palle al balzo") rispettivamente nelle parti della guida turistica di Honex; Dean Buzzwell della Università Winger, l'alma mater di Barry; e Lou Lo Duca, che è a capo di una squadra scelta di api Top Gun nota come i Pollen Jocks (Assi del Polline).
La DreamWorks Animation SKG presenta, in Associazione con la Columbus 81 Productions, "Bee Movie", che sarà distribuito dalla Universal Pictures International Italy. Il film è interpretato da Jerry Seinfeld, Renée Zellweger, Matthew Broderick, John Goodman, Chris Rock, Kathy Bates, Patrick Warburton, Barry Levinson, Megan Mullally, Larry Miller e Rip Torn.  Il film è diretto da Simon J. Smith e Steve Hickner e scritto da Jerry Seinfeld e Spike Feresten & Barry Marder & Andy Robin. "Bee Movie" è prodotto da Jerry Seinfeld e Christina Steinberg. La musica è di Rupert Gregson-Williams.






LA PRODUZIONE

L'ALVEARE CHE PARLA
    
Esiste una massima a Hollywood che ormai tutti considerano sacra — conta solo chi conosci. La creazione di "Bee Movie" è la riprova della validità di questa massima anche se, in questo caso, si potrebbe ampliare in "Non conta solo chi conosci tu, ma anche chi conoscono loro... lo sai, no?"
Da più di un decennio, Jeffrey Katzenberg, il responsabile della DreamWorks Animation, stava tentando di attrarre verso i film d'animazione l'icona comica Jerry Seinfeld, che ha trionfato prima come cabarettista e poi come co-ideatore ed interprete principale dell'apprezzato sitcom "Seinfeld".  La fittissima agenda di Seinfeld — con numerose tournèe, la storica serie televisiva e le sue responsabilità da genitore — gli avevano sempre impedito di accettare l'offerta.  Inoltre, spiega il comico, non aveva mai trovato il materiale adatto per debuttare nel mondo dei film d'animazione, fino alla sera in cui si trovava a cena con Steven Spielberg e gli venne questa idea quasi per caso.  
Seinfeld stava cenando con Spielberg negli Hamptons. Ad un certo punto, a causa di un'inaspettata interruzione nella conversazione, per riempire il silenzio Seinfeld aveva nervosamente, ed in maniera completamente estemporanea, esposto la sua idea di fare un film sulle api, che proponeva di chiamare "Bee Movie"— riprendendo il termine poco lusinghiero che era utilizzato per definire i film con budget ridotti durante l'età dorata di Hollywood.  Spielberg è rimasto immediatamente colpito dal titolo ed ha chiamato Katzenberg, il suo socio della DreamWorks.  La mattina successiva quest'ultimo ha contattato Seinfeld per dirgli che volevano andare avanti col progetto "Bee Movie". "E poi mi sono trovato a fare questo film", ricorda Seinfeld. "Ma non avevo ancora la benché minima idea sul soggetto.  Avevo solo il titolo.  Fortunatamente, alla fine, tutto è andato per il meglio".
Anche se il discorso fatto a Spielberg era stato improvvisato, non si può dire lo stesso dei meccanismi logici di fondo.  Seinfeld era da sempre affascinato dal mondo delle api: "Trovo molto interessante l'alveare e le api in generale. Le loro gerarchie sociali, i processi lavorativi, le loro geometrie sono tutti temi interessantissimi. Il miele è un prodotto incredibile per un insetto, non pensate?  Quindi, quando mi è venuto in mente, ho pensato che ne avrei potuto fare qualcosa di divertente, e credo che sia stato proprio così".
Per Seinfeld, "Bee Movie" avrebbe esplorato le vite nascoste di queste creature troppo spesso incomprese.  Il cruccio, comunque, sarebbe stato il miele.  Spiega Seinfeld: "Se vuoi raccontare una storia sulle api, di cosa vuoi parlare? E ho pensato che la cosa più clamorosa è che gli umani il miele glielo rubano. Loro lavorano così tanto per produrlo e noi lo prendiamo a loro insaputa.  Pensano di produrlo per se stesse.  E noi glielo prendiamo e lo mettiamo nei barattoli.  Noi ci guadagniamo mentre loro lavorano come schiave. Quindi mi sono detto, bisogna parlare di questo. Questa è il mio soggetto".
Nonostante il suo lungo trascorso nel mondo dello spettacolo, Seinfeld era un novizio per quanto concerneva il mondo del cinema di animazione. Ed ancora una volta è stato cruciale avere i contatti giusti, perchè uno di questi era il responsabile della realizzazione di alcune serie di animazione di maggiore successo nella storia — un trio di film (con un quarto in produzione) interpretato da un gigantesco orco verde di nome Shrek.  
Una volta ricevuto il via libera per "Bee Movie", a Seinfeld è stato impartito una sorta di corso avanzato di animazione da Katzenberg, che ha mantenuto il ruolo di consigliere durante l'intera produzione del film. Come ci spiega Seinfeld, "Non sapevo nulla rsu come venissero fatti questi film.  Ho dovuto imparare tutto.  Jeffrey mi ha insegnato tutto...è stato il mio mentore dall'inizio alla fine.  So scrivere cose divertenti, ma non sapevo come utilizzarle in questo tipo di progetto.  Quindi mi ha fatto una sorta di corso lampo su come si realizza uno di questi film e mi ha spinto affinché fossi io a realizzarlo.  Il merito per la realizzazione di questo progetto è interamente suo. Il mio coinvolgimento nella realizzazione del progetto è unicamente merito suo".
"Bee Movie" non è stato un progetto ‘scrivi e scappa' per Seinfeld.  La sua proverbiale attenzione ai minimi dettagli risulta evidente in tutti gli aspetti di questo suo primo film di animazione esattamente come nel caso della sua leggendaria serie televisiva.  Nei quattro anni di produzione Seinfeld ha avuto tre ruoli: scrittore, produttore ed interprete principale.  Il risultato è un nuovo tipo di commedia d'animazione con il suo inconfondibile stampo comico in tutti i fotogrammi:  la storia di  qualunque, Barry B. Benson, e la sua ricerca per una vita diversa, al di fuori dall'alveare — un'avventura che lo vede al centro di una causa legale tra api ed esseri umani che avrà un impatto significativo sul futuro dei rapporti tra le due specie.
 "In passato ho già usato l'analogia del parco giochi con l'angolo della sabbia, ma con l'animazione è come lavorare in un grande angolo della sabbia", spiega l'attore.  "E' come se ti dicessero, ‘Ti daremo un angolo della sabbia nel quale puoi creare tutto ciò che vuoi.  Puoi utilizzare la sabbia per dar vita a qualsiasi forma o personaggio — lo puoi fare in qualsiasi maniera, in qualsiasi stile, e creare esattamente l'universo che desideri. ‘Ma ti daremo la sabbia granello per granello, e ti ci vorranno quattro anni.'  Questo era l'unico tranello".

UNA SQUADRA DA SERIE ‘A' PER "BEE MOVIE"

Per l'esperto di animazione computerizzata e regista Simon J. Smith, l'idea di Seinfeld di far incontrare il mondo delle api e quello degli umani era alquanto bizzarra.  "Il mio primo pensiero riguardo al copione è stato, letteralmente, ‘Questa è una pazzia.  E' un'idea folle'", ricorda Smith. "Un'idea folle in senso positivo, perchè, quando leggi la storia e vedi come si sviluppano i personaggi, è decisamente fantastico. La cosa più sensazionale del progetto era avere  con il senso dell'umorismo e il punto di vista di Jerry Seinfeld, una cosa mai vista prima.  E la cosa fantastica è che in realtà la storia riflette un po' quella di noi tutti,è una sorta di specchio della nostra società e del nostro comportamento così spesso ridicolo".
Anche l'apprezzato regista delle animazioni Steve Hickner ha pensato che il binomio tra Seinfeld e le api fosse indovinato. "Jerry è il re della commedia d'osservazione", dice. "Credo che la chiave della sua comicità sia proprio nel saper cogliere le particolarità e le idiosincrasie delle persone e presentarle in una maniera così delicata da farci ridere. Jerry è sicuramente una parte di Barry Benson, ma è un personaggio diverso rispetto a quello che avrebbe interpretato nel suo show televisivo — perchè in TV non puoi esaurire l'arco dei personaggi perché se no lo spettacolo non può andare avanti. In un film, invece, è proprio quello che devi fare.  E quindi, Barry ci fa vedere tutti i diversi lati di Jerry Seinfeld che non avevamo mai potuto apprezzare in precedenza".
Per la produttrice Christina Steinberg ("Il mistero dei Templari"), avere Seinfeld al timone è stato come ricevere ogni giorno nuovi regali.  "Credo che ci sia stato un momento in cui Jerry aveva pensato che ci avrebbe semplicemente consegnato la sceneggiatura  e che saremmo stati noi a fare il film che lui avrebbe poi visto solo ad opera completa", spiega. "Ma poi si è trasferito permanentemente nello studio ed ha lavorato al progetto per almeno otto ore al giorno.  Per gli animatori il contatto con Jerry è stato fondamentale, poiché era sia uno degli sceneggiatori che l'interprete principale del film.  Ha interpretato per loro ogni battuta del film anche fisicamente due volte al giorno. Nelle quasi tre ore che gli dedicava ogni giorno hanno avuto la possibilità di imitare i suoi movimenti ed imparare da lui. Hanno iniziato con familiarizzare col suo stile di recitazione ed hanno finito con l'assorbire anche il tempismo delle sue battute".
La sceneggiatura è stata prodotto utilizzando uno stile simile a quello che Seinfeld aveva usato con grande successo nella sua serie televisiva — ovvero tramite una completa collaborazione.  Quel lavoro di squadra così flessibile c'è stato anche tra Smith, Hickner, la Steinberg e Seinfeld.  L'ammirazione reciproca che provavano l'uno per l'altro era tangibile.  Racconta Smith: "Era un ottimo gruppo.  Steve, Christina, Jerry ed io —insieme al montatore Nick Fletcher — abbiamo lavorato a stretto contatto in una stanza per tre anni e mezzo-quattro anni per realizzare questo film. Ed è stato fantastico.  Avevo lavorato in precedenza con Steve Hickner ad un paio di altri progetti e ed eravamo sempre andati d'accordo.  E' un'ottima persona con cui lavorare — ha tantissima energia e vanta altrettanta esperienza.  E' stato meraviglioso lavorare ancora con lui e poter collaborare con un gruppo così di talento".
Hickner condivide questi sentimenti. "Simon è un regista di grande talento che lascia un'impronta indelebile e intelligente su tutti i suoi progetti.  Aveva appena completato 'Shrek 4-D' per il parco tematico della Universal, ed è in puro stile Simon.  E' un'incredibile esperienza di 11 minuti che non è solo viscerale - come ci si aspetta da un'attrazione in un parco dei divertimenti  - ma è anche piena di amore e vanta una gran bella storia  Era il partner ideale con cui realizzare questo film."
La produttrice Steinberg non aveva mai lavorato in passato con nessuno dei due registi, "Ci siamo avvicinati molto durante questi ultimi anni ed è stata una bellissima esperienza lavorare con loro", racconta.  Steve è una sorta di esperto di animazione cresciuto alla DreamWorks ed ha un grande talento nel raccontare una storia.  Conosce la DreamWorks nei minimi particolari ed è bravissimo ad aiutarti a collegare la storia ed i personaggi ed a controllare che facciano tutto ciò che devono fare. Simon è un grande regista.  Ha un ottimo senso visivo e un grande stile oltre che ad un eccellente senso per la comicità.  E' bravissimo con gli animatori e adora esibirsi per loro.  Sa come fare un film ad ogni livello.  Quindi, è stata un'esperienza meravigliosa lavorare con entrambi. Credo che si completino alla perfezione".
Aggiunge Seinfeld: "Sono stati fantastici.  Simon, la Steinberg, Steve e Seinfeld, quindi avevamo un sacco di ‘S', e la cosa è servita a rinsaldare il gruppo.  Siamo diventati questa sorta di piccola comune che faceva tutto insieme.  E' stato fantastico, siamo andati molto d'accordo e la cosa ci ha permesso di sfornare tante ottime idee.  E' la cosa che più mi mancherà — questo gruppo che avevamo creato".

SENTI CHI PARLA

Per lo scrittore/produttore/attore, il fatto che l'ape Barry si muovesse fuori dal suo ambiente abituale ha permesso a Seinfeld di osservare la nostra cultura da un punto di vista particolare e divertente:  "Barry è un giovane laureato e — un pò come il personaggio di ‘Il Laureato' —non è sicuro di riuscire ad integrarsi", osserva Seinfeld.  "Una serie di circostanze lo porta fuori dall'alveare, dove impara delle cose sulla cultura degli umani grazie all'amicizia con una ragazza.  E questo gli fa perdere l'equilibrio, perché il mondo degli umani lo distrae e lo eccita. Quindi la sua vita vira radicalmente, prendendo una direzione completamente diversa da quella delle altre api".
Mentre lo stile di vita degli umani muta e si evolve continuamente, quello delle api è rimasto pressoché invariato da circa 27 milioni di anni.  Nasci, studi, ti laurei, vai a lavorare e poi cessi di esistere. Non male, purché si possano fare delle scelte lungo il percorso. Ma nell'alveare di New Hive City c'è solo una società e l'unica scelta che un'ape può fare è il tipo di ruolo che avrà all'interno del conglomerato che gestisce tutti gli aspetti della società delle api, il cui prodotto finale è il miele.  Nel caso di Barry, la società è la Honex, e offre 3.000 tipi di impiego diversi (es. riscaldamento, raffreddamento, viscosità, mescolatore, versatore, filtro di impurità, ecc.).  Una volta che l'ape ha fatto la sua scelta, quello rimane il suo lavoro per tutta la vita. Nessun trasferimento. Nessuna promozione. Niente vacanze. Niente pause. Nessuna possibilità di abbandonare l'attività. E per Barry questa è una situazione inaccettabile.
Senza saperlo, Barry imita gli umani quando si concede una pausa tra la laurea ( è un laureato della Classe 9:15 del mattino) il momento di scegliere il lavoro alla Honex. I suoi affettuosi genitori, Martin e Janet Benson, sperano che loro figlio segua le orme di Martin e diventi un "mescolatore". ma quello che "rimescola il sangue" di Barry è il desiderio di vedere il mondo fuori da New Hive City.
C'è un solo modo per uscire dall'alveare: diventare un membro dello squadrone scelto delle potenti e valorose api note come "pollen jocks" (assi del polline).  Questo reparto militare è responsabile per la raccolta del nettare e per l'impollinazione dei fiori.  E' un lavoro per veri uomini.  I "pollen jocks" sono gli unici che possono lasciare l'alveare per svolgere questo compito fondamentale per il mondo delle api. Barry con la sua statura decisamente media si arruola per prendere parte ad una spedizione che cambierà per sempre la sua vita. Nel nostro film, ci sono tante leggi delle api", spiega Seinfeld.  "Quando fai un film d'animazione, hai la possibilità di creare un universo immaginario, e quindi puoi stabilire le regole che vuoi per questo universo.  Abbiamo inventato una legge che vietava le forme strane, tipo cerchi o triangoli —solo esagoni. Le api hanno inventato l'esagono. C'erano leggi che vietavano il brusio dopo le 18.00, quando la gente dorme.  Ma alla fine, la legge principale della storia è che, nonostante le api avessero sempre parlato tra loro, non avevano però mai parlato con gli umani — perché questi le infastidiscono già abbastanza così".  
La spedizione di Barry con i "pollen jocks" gli fa letteralmente aprire gli occhi.  Il mondo degli umani che vede va molto aldilà di quello che aveva immaginato anche nei suoi sogni più assurdi, con una miriade di forme fantastiche e di colori — e così tante persone. Dopo una spaventosa ed alquanto sgradevole esperienza su un campo da tennis, un incontro illuminante sul parabrezza di un camion ed essere stato sorpreso dalla pioggia, Barry finisce nell'appartamento di una dolce fioraia di Manhattan, di nome Vanessa. "Barry incontra la sua amica perchè lei gli salva la vita nel suo appartamento, quando gli altri presenti provano ad ucciderlo", spiega Seinfeld.  "E lui sente che se una persona ti salva la vita, bisogna ringraziarla — non puoi semplicemente volare via. Quindi, per ringraziarla le deve parlare, anche se significherà infrangere la legge. E decide di farlo comunque, perchè sarebbe troppo scortese non ringraziare la persona che gli ha salvato la vita".
Essendo sempre stato un ammiratore di Renée Zellweger, Seinfeld ha subito pensato a lei per la parte di Vanessa. "Renée può interpretare ruoli drammatici, divertenti, buffi o complicati. E' una professionista di grande talento.  L'avevo incontrata un paio di volte e volevo che fosse lei ad interpretare quel ruolo. Ha una bellissima voce e in un film d'animazione, la voce è tutto. Ho lavorato con centinaia di attori nel corso della mia carriera e talvolta ti trovi a dover spiegare e rispiegare, ma Renée è come un bellissimo violino che può suonare qualsiasi nota".
Dopo una conversazione telefonica iniziale, Seinfeld ha avuto l'occasione di discutere il suo film faccia a faccia con la Zellweger in occasione della prima, tenutasi al Central Park di New York nel 2004, del film della DreamWorks "Shark Tale", poiché era seduta propria di fianco a lui.  (Katzenberg potrebbe aver avuto qualche responsabilità nell'assegnazione dei posti.)
"Quindi le ho parlato del film e le ho esposto le mie idee al riguardo. E siamo stati molto fortunati che le sia piaciuto e che abbia accettato di prendere parte al progetto".
L'entusiasmo della Zellweger per "Bee Movie" era legato a diversi fattori — l'opportunità di lavorare con Seinfeld, la libertà creativa inerente a questa tipologia di film ed il divertimento e le risate che di sicuro avrebbero accompagnato il lavoro. La Zellweger commenta: "Le uniche restrizioni nell'animazione sono nell'immaginazione dei realizzatori.  Puoi provare a fare le cose in un milione di modi diversi, senza doverti preoccupare di problemi logistici.  E' incredibile quello che si può fare in termini di creatività.  C'è un grande senso di eccitazione durante la registrazione, capisci come il lavoro si stia evolvendo, perchè non sei costretto a preoccuparti del sole che sta calando o delle altre persone che aspettano te.  E' così diverso dalle riprese per un film non di animazione".
Un incredibile lusso per il cast di "Bee Movie" — e una divergenza dalla maniera solita di produrre i film d'animazione — era rappresentato dal fatto che Seinfeld era sempre presente a tutte le sessioni di registrazione delle voci, spesso registrando il suo dialogo insieme all'altro protagonista. Di solito le tracce per le voci sono registrate individualmente, con l'attore da solo nella cabina di registrazione.  Ma con Seinfeld presente a tutte le sessioni, si è creato un processo fluido di creatività.  Se una determinata battuta non era di gradimento dello scrittore/produttore, la si poteva cambiare al momento, perché lui era già lì.
"Jerry è un comico di grande talento", spiega la Zellweger, "che riesce a fare la differenza tra qualcosa di interessante e qualcosa di divertentissimo: una pausa, un'inflessione, un tono, un respiro.  E c'è un modo per renderlo più breve o più lungo, e lui lo sa sempre.  E' molto sintetico.  Sa come vuole sviluppare le cose e sa come spiegarti ciò che vuole, il che è una qualità rara.  Non ha mai dato dei suggerimenti che non abbiano migliorato la scena. E' proprio perfetto nei tempi delle battute.  Nell'animazione sviluppi completamente il personaggio nel modo in cui dici una battuta".
La Steinberg è d'accordo. "E' stato incredibile.  E la cosa fantastica è che gran parte del cast era così entusiasta all'idea di lavorare con Jerry, ed il risultato è stato che sono stati molto più disponibili— il beneficio diretto di avere Jerry lì, ad ogni sessione.  Non ho mai visto delle persone così contente di entrare in una stanza per iniziare a registrare le proprie battute.  E si sono messi a nostra disposizione più e più volte. E' stato un vero regalo".    La Zellweger ammette: "Non vedevo l'ora di iniziare le sessioni.  Tutte le volte che mi chiamavano per chiedermi quando fossi disponibile, non vedevo l'ora.  Eravamo molto concentrati, ma c'è stato anche molto tempo per ridere, cosa che ho adorato".
Il rapporto che si instaura tra Barry e la fioraia è per Seinfeld l'essenza del film: "Il loro rapporto è l'elemento fondante dell'intero film, perchè credi davvero che siano amici. Per qualche ragione la cosa non sembra per niente strana.  Dal momento in cui li vedi insieme e li senti parlare tra di loro, pensi, ‘Sì, sembrano amici.  Credo che siano amici.' E' una delle cose più divertenti del film è che, mentre lo guardi, non metti in dubbio un rapporto tra  e un essere umano".
Il regista Smith aggiunge: "Una persona come Renée che da la voce a Vanessa — sembra essere in grado di trasmettere la più sottile delle sfumature con la sua voce — contribuisce positivamente a farci credere che questa donna sarebbe il tipo di essere umano che potrebbe essere amica di un' ape.  E' intelligente, affettuosa, divertente, simpatica e gentile e senti ogni singola nota quando parla".
Spiega Hickner: "Il mio momento preferito nell'intero film è la scena in cui Vanessa e Barry si scambiano un'occhiata mentre lei lo trasporta delicatamente nel bicchiere verso la finestra e lo libera, e quel breve istante in cui lui esita e non vuole andarsene e poi cade sulla foglia — è assolutamente favoloso".
Se Barry è uno spirito libero, il suo migliore amico, Adam Flayman, è l'estremo opposto.  Adam è contento di vivere la vita comune delle api e di non sfidare il sistema. Ama l'idea di lavorare nella produzione del miele per il resto della sua vita, e non gli importa particolarmente quale ramo sceglierà. Tutto quello che vuole è contribuire alla funzionalità dell'alveare.  
La voce dell'amico di Barry, Adam, è dell'amico di Jerry, Matthew Broderick, che aveva già prestato la voce ad altri personaggi di film d'animazione.  L'opportunità di lavorare con uno dei suoi migliori amici e registrare il dialogo "dal vivo"insieme a lui ha reso molto allettante la proposta di interpretare quel ruolo.  "La registrazione di ‘Bee Movie' è stata molto diversa da quelle degli altri film", ci racconta.  "Solitamente sei isolato in una cabina di vetro con persone che ti danno indicazioni.  Quindi è stato fantastico avere Jerry sullo stesso lato del vetro. Ha reso tutto molto più semplice.  Non ho dovuto pensare così tanto a quello che stavo dicendo.  Lo puoi affrontare come affronteresti una scena vera, con un'altra persona davanti con la quale dialogare, anche se poi nella pratica fai quattro versioni della quinta riga".
La spontaneità delle sessioni è stata anche stimolante per la sensibilità comica di Broderick, che dice: "Potevamo provarlo in diverse maniere, ma in pratica io ho seguito Jerry, che ha reso la conversazione più naturale.  Ho fatto altri film d'animazione in cui non sapevo neanche chi fosse l'altro attore nella mia scena.  E' stato un processo divertente.  Abbiamo continuato a ripeterlo fino a quando non eravamo soddisfatti dell'esito finale".
L'amore di Broderick per l'animazione è stato un valore aggiunto. "Mi piace molto guardare i film d'animazione ed è così bello farne uno perchè so che potranno guardarlo anche i bambini, come mio figlio.  E poi durano nel tempo e sono importanti per i bambini.  Quando ero bambino adoravo Bugs Bunny. Sono cresciuto con quel tipo di cartoni animati e quindi per me è molto divertente partecipare alla realizzazione di un film d'animazione".
Il regista Smith crede che la scelta di Broderick sia stata vantaggiosa per il film. "E' stato fantastico, la magia che abbiamo ottenuto in questo film scegliendo Matthew Broderick, ed è stato solo per una coincidenza. Matthew interpreta il migliore amico di Barry ed in realtà è il migliore amico di Jerry. Registrandoli insieme avevamo trovato subito quel cameratismo che non credo avremmo ottenuto con due attori qualsiasi".
"Matthew è un mio amico, ed è una persona molto divertente con uno stile comico e molto sottile, che adoro", dice Seinfeld.  "Non avevo mai pensato di fare un film con lui.  Quindi questa è stata un'opportunità per lavorare insieme.  E qualunque cosa si dica, gli attori amano fare questo tipo di film perchè ti puoi presentare in maglietta e puoi finire in 45 minuti, anche se poi sono registrazioni multiple".
Tutti i film in cui c'è un migliore amico ci deve essere anche un peggior nemico.  Ed ecco l'untuoso avvocato con la cadenza del sud Layton T. Montgomery — che non ha perso una singola causa in 35 anni — interpretato dal caro vecchio amico John Goodman.  "Layton è il classico avvocato del sud un po' corrotto al quale piace pungolare ed usare vocaboli coloriti,'" ride Seinfeld.  "Questo è un uomo grande e grosso con un abito importante che utilizza delle tattiche non del tutto regolari per vincere le sue cause".
Continua Smith: "Volevamo una bella vociona per Layton.  Avrebbe fatto del tribunale il suo palco e avrebbe tentato di sopraffare Barry verbalmente in tutte le occasioni. John Goodman sembrava la scelta perfetta per questo ingombrante personaggio, per interpretare Layton alla perfezione. Volevamo essere sicuri che tutti sapessero che Layton era il cattivo. Dopo tutto la targa della sua macchina è ‘A-L-I-B-U-Y.' (Compro Alibi).  Quindi è evidente che c'è sotto qualcosa di losco".  (Gli spettatori potrebbero perdere la prima apparizione di Montgomery sullo schermo — quando appare un grande paio di scarpe che schiaccia un povero insetto che malauguratamente stava attraversando la sua strada).
"Interpretare qualcuno come Layton T. Montgomery, anche solo per dargli la voce, è qualcosa piace notevolmente ad un attore", dice Goodman entusiasta. "Affermare che le sessioni di registrazione siano state divertenti è dir poco. E anche se Layton può sembrare a volte un po' troppo furbetto, sta solo facendo il suo lavoro. Magari non gli piacciono tanto gli insetti, ma qualcuno dovrà pur difendere la razza umana, no?"
Mentre Layton è assetato di sangue in aula, c'è una altro personaggio che ha un appetito ancora maggiore per il sangue, Mooseblood la zanzara (che ama in particolar modo il sangue dell'alce).  La parte, nella sceneggiatura iniziale, aveva solo poche battute (Barry lo incontra sul parabrezza di un camion), ma quando Seinfeld ha chiesto al filmaker e superstar comica Chris Rock di prestare la sua voce, l'importanza del ruolo è subito aumentata.  "Chris ed io abbiamo improvvisato la maggior parte delle scene che abbiamo recitato insieme e abbiamo inventato l'intera storia di come sia difficile per le zanzare maschi trovare delle fidanzate perchè le femmine sono più interessata alle libellule e alle falene.  Non vogliono stare con una zanzara", spiega Seinfeld.
Come osserva il regista Hickner, "La cosa interessante nel lavorare con Jerry e Chris Rock è che oggi loro sono due dei migliori comici al mondo.  Una volta che le battute erano pronte, Jerry ha iniziato ha lanciarle a Chris.  E ancora una volta, siccome Jerry e Chris sono amici e si conoscono da anni, si è stabilito subito tra loro quel cameratismo fondamentale, e hanno iniziato a divertirsi.  Questo è chiaramente visibile nella scena del claxon che si vede nel film".  (Dopo che i due si incontrano sul parabrezza, si spostano dentro al claxon del camion per chiacchierare).
Rock era felice di contribuire al progetto:  "Quando Jerry mi ha chiamato, sono stato felice di poter lavorare con lui.  E' uno degli otto migliori comici nel mondo e non avevamo mai lavorato ad un progetto insieme.  L'originale Mooseblood aveva una parte più piccola. Per mia fortuna, ho potuto fare una lettura con Jerry. Non credo che la parte sarebbe diventata più grande se Jerry non fosse stato lì quel giorno, perchè il fatto che fosse lì mi ha gasato un pò.  E' nell'istinto dei comici fare vedere ad una persona divertente che anche tu sei divertente.  Quindi hanno ottenuto sicuramente più da me di quanto non avrebbero fatto se Jerry non fosse stato lì".
La Steinberg può confermare il valore delle sessioni di registrazioni condivise:  "Hanno iniziato ad improvvisare, e questo ruolo con due battute è diventato un ruolo con 15 battute ed un ulteriore apparizione alla fine del film perchè ci siamo tutti innamorati del suo personaggio.  E' stata una giornata fantastica — tutti noi sentivamo che avremmo dovuto pagare il biglietto per vedere questi due comici insieme che improvvisavano e dicevano battute fino a tre ore di seguito".
Le risate sono continuate durante le sessioni di registrazione con il protagonista di "Seinfeld" Patrick Warburton, che Jerry ha sempre avuto in mente per il ruolo del robusto, ‘corpo creato da Dio e mente dalla Mattel', partner di  tennis di Vanessa (che casualmente si chiama Ken) — che mira a diventare il suo fidanzato e cheè mortalmente allergico alle api.
Warburton ha pensato che il progetto fosse di suo gradimento ed è stato colpito dallo stile ‘puro Seinfeld' della storia:  "Sembra qualcosa che potrebbe piacere a Jerry perchè è un esempio classico di sfruttamento.  Nel senso che non siamo esattamente lì a sfruttare le formiche. Ogni tanto ne preleviamo alcune per degli esperimenti, ma per il resto potremmo anche sopravvivere senza di loro. Ma con le api — mangiamo il loro miele da anni, e da anni loro contribuiscono all'impollinazione dei nostri alberi e le nostre piante.  E cosa ci hanno guadagnato loro da questo?  Assolutamente niente.  pensa a tutto questo e considera la nostra correttezza politica, ed è quasi plausibile che questo possa accadere, che le api possano fare causa agli umani per sfruttamento. Sembra qualcosa con cui Jerry potrebbe veramente divertirsi".
Per Warburton, l'accoppiata tra Seinfeld e DreamWorks è ideale.  "Sono davvero molto colpito dall'animazione", dice.  "Ci siamo abituati ad aspettarci livelli elevatissimi dalla DreamWorks, e non mi aspettavo niente di meno quando ho visto questo film.  Qui si parla della DreamWorks.  Non è semplicemente qualcuno che abbozza dei fumetti.  Hanno trasformato l'animazione in una scienza.  E' divertente, stravagante, creativa e molto vivace".
Ricorda la Steinberg, "Jerry moriva dal ridere ogni volta che Patrick diceva qualcosa.  Quindi dovevamo prenotare le nostre sessioni per quattro ore anche se ci servivano solo tre battute, perché diventava sempre un festival delle risate. Patrick ci ha dato così tanto dialogo di qualità che ci si potrebbe produrre un intero altro film".
La produttrice si è anche trovata nella posizione poco invidiabile della poliziotta ad hoc durante le sessioni:  "Suppongo che sia anche questo il mio lavoro.  E spesso dovevo creare un pò di ordine perchè erano tutti in preda alle risate.  Dovevo assicurarmi di avere registrato tutte le battute che ci servivano e poi li lasciavo divertire.   Normalmente ottenevamo dell'ottimo materiale che era stato scritto al momento".
Per il ruolo dei solidali ma preoccupati "genitori ape" Martin e Janet Benson, i produttori hanno scelto i vincitori del premio Oscar® Barry Levinson e Kathy Bates.  Spiega Hickner, "Vogliono che loro figlio lavori nell'industria del miele e che abbia successo, perchè la loro aspettativa è che se sei un'ape laureata, questo è ciò che farai.  Speravano che il figlio sarebbe diventato un buon mescolatore come suo padre".
Quando Barry inizia a cercare una vita più interessante di quella che la società gli può offrirgli, i Bensons sono inizialmente scioccati, ma amano loro figlio ed alla fine accettano la sua decisione.  Racconta Smith, "Jerry aveva lavorato con Barry Levinson in precedenza su altri progetti e adora la sua voce e sapeva che era un grande comico, quindi lo ha invitato ad interpretare il padre e la cosa è andata molto bene.  E poi, Kathy Bates è...Kathy Bates.  E' fantastica.  Può interpretare ogni tipo di ruolo e sembrava essere la persona giusta per il ruolo della mamma di Barry".
Seinfeld e il suo gruppo hanno scelto per gli altri ruoli attori di grande talento, tutti con grandi abilità comiche. Tra essi il leggendario veterano di cinema e teatro Rip Torn nel ruolo del capo dello squadrone "Top Gun" dei "pollen jocks", Lou Lo Duca; la vincitrice Emmy Megan Mullally nella parte di Trudy, la guida turistica di Honex che dà una nuova dimensione alla parola "spumeggiante" ed il popolare attore comico Larry Miller per dare la voce a Dean Buzzwell, il presidente della Winger University e l'uomo responsabile della lista dei lavori, dove i laureati devono scegliere una tra le 3.000 posizioni disponibili alla Honex.  
"Una delle cose che adoro di più di questo film, è che non sai mai come si svilupperà", spiega Hickner. "All'inizio, Barry esce dall'alveare e pensi che sarà una storia di un'ape che vuole diventare un ‘pollen jock.'  Poi incontra questa donna e pensi che diventerà una storia di una amicizia tra un'ape ed un umano.  Poi c'è la scoperta del miele e il film si evolve nella storia di un'ape che fa causa alla razza umana".
La produzione ha avuto la fortuna di avere Simon Smith, non solo perchè è un grande regista di film d'animazione, ma anche perché è fenomenale come doppiatore. All'inizio della produzione tracce voce temporanee sono state registrate prima ancora che i vari attori avessero fornito le loro battute e la storia fosse sviluppata.  Smith aveva finito col fare lui stesso gran parte di queste voci prima che le voci dei veri attori venissero montate.  "All'inizio, Simon faceva molte delle voci del film, circa il 70 percento di tutte le voci erano sue!", racconta la Steinberg.  "Simon è un arma segreta  — un grandissimo attore che può eseguire un'ampia gamma di voci.  Ha recitato molti dei ruoli per gli animatori e alla fine è stato utilizzato parecchio nel film".  (Alcune delle sue voci sono rimaste nella produzione finale: l'ape che fa firmare la deroga a Barry prima che spicchi il volo con i "pollen jocks"; il camionista che lava via Barry, Mooseblood e gli altri insetti dal suo parabrezza con il liquido ed il tergicristalli; e un'ape ingegnere che prova il paracadute).  "Suppongo che sia l'equivalente per i film d'animazione di Alfred Hitchcock che faceva delle apparizioni nei suoi film", conclude Smith.

DA UOMO A MACCHINA:
PORTARE "BEE MOVIE" DALLA PAGINA AL COMPUTER
    
Un'altra massima storica — anche se è più applicabile alla guerra che alla realizzazione di un film —una campagna di successo è gestita da un solo generale.  Lo stesso si potrebbe dire per un progetto della complessità di un film d'animazione.
Come la vede Simon Smith, "Non credo che ci sia mai stato un talento importante come Jerry Seinfeld così coinvolto nella realizzazione di un film d'animazione.  Ogni minimo dettaglio è stato influenzato da Jerry e dalle sue sensibilità.  Il timbro Seinfeld a mio avviso è visibile nel film in ogni singolo fotogramma".
Aggiunge la Steinberg: "Credo sia molto interessante perchè è una persona talmente collaborativa, ed al contempo sa esattamente cosa cerca e cosa vuole.  Credo che siccome Jerry è cresciuto in un certo senso con ‘Seinfeld' come uno scrittore che lavorava con il suo team, è molto a suo agio con quel tipo di procedimento.  Ha iniziato la scrittura di ‘Bee Movie' con il suo gruppo di scrittori, alcuni dei quali avevano già lavorato con lui. Forniva loro i parametri delle cose che cercava e loro creavano le battute e le diverse idee per la storia".
Uno dei modi in cui la DreamWorks Animation garantiva un'affiatata collaborazione era di portare Seinfeld (l'orgoglioso newyorchese) al campus californiano della DreamWorks a Glendale tutti i giorni attraverso la magia della Hewlett-Packard. Le troupe e le squadre tecnologiche che hanno lavorato su "Bee Movie" erano divisi nei due campus della DreamWorks Animation. Erano separati da oltre 350 miglia, ma la soluzione d'avanguardia di telepresenza offerta dalla HP, la Halo Collaboration Studio, ha portato virtualmente i due team di Glendale e Redwood City nella stessa sala riunioni.  In aggiunta, un ulteriore HP Halo ha consentito a Seinfeld (il creatore deve essere presente per realizzare il suo film, no?) di fornire la direzione creativa quotidiana al team di Redwood City con la stessa fedeltà ed efficacia comunicativa dedicati al team della Glendale seduto al suo fianco.  Quando è stato installato un Halo negli uffici di Seinfeld a Manhattan, il neo produttore di film d'animazione ha avuto l'opportunità di passare otto o nove ore al giorno con il team della DreamWorks, intensificando sempre di più il suo coinvolgimento ad ogni passo.
La produttrice Steinberg afferma, "Abbiamo imparato ad amare Halo.  Lo utilizziamo letteralmente per otto o nove ore al giorno.  Siamo con Jerry grazie al sistema Halo.  Lo usiamo quando dobbiamo scrivere, per guardare insieme il film e prendiamo appunti.  Facciamo riunioni per lo sviluppo.  Riunioni per il layout.  Questo film non sarebbe mai stato realizzato senza questo sistema".
Smith spiega, "Quello che è incredibile sono state le videoconferenze tra noi e Jerry a New York.  Abbiamo un grande schermo dove lui ha una telecamera in alto che ci osserva e noi possiamo vedere lui.  Lui può vedere il materiale per il montaggio, e lavoriamo tutti insieme.  E' un processo molto fluido.  Non sembrava affatto che lui fosse a New York o da qualche altra parte, sembrava sempre presente durante la lavorazione del film.  E' stato con noi ogni giorno negli ultimi quattro anni.  Se non ci fossero state queste videoconferenze, sarebbe stato necessario un volo di sei ore e due ore di trasferimento ulteriore per poter parlare con lui e mostrargli il nostro lavoro.  Senza il cordone ombelicale della HP, non saremo mai stati in grado di fare il film. Ci avremmo impiegato tre volte tanto e saremmo tutti morti".
Seinfeld ha il suo punto di vista singolare sul procedimento: "Jeffrey aveva deciso che avrebbe speso qualsiasi somma necessaria per facilitare la mia collaborazione con il team a Los Angeles.  Abbiamo comprato quelle macchine fotografiche usa e getta che trovi vicino alle casse nei supermercati, e tutti facevano delle foto che poi sviluppavano e mi inviavano in seguito.  Ogni tre settimane, aprivo la busta e vedevo le foto di quello che stavano facendo. Poi io prendevo le foto e gliele rimandavo, ma non funzionava benissimo e siamo stati costretti a spendere un milione di dollari per acquistare dalla HP un sistema di videoconferenza Halo.  Loro possono parlare con me e io con loro.  E' quasi come un telefono, ma molto più caro.  E' utile ed efficace come un telefono, ma senza la vergogna del basso costo.
"In realtà", aggiunge, "con questo sistema, reciti e parli veramente e cogli molti elementi non-verbali della comunicazione — riesci a vedere la faccia e la postura di una persona.  Lo scambio di idee è molto più efficace che con il telefono".

FAMMI UN DISEGNO

Le sessioni di registrazione condivise e l'utilizzo massiccio del sistema Halo della HP non sono stati gli unici punti di divergenza dalla tradizionale produzione dei film d'animazione di "Bee Movie". Il fatto che Seinfeld fosse un novizio nel mondo dell'animazione ha offerto nuove prospettive.  Si è deciso che gli storyboards tradizionali non avevano i dettagli di cui necessitavano i filmaker.   Il team ha adottato, come spiega Hickner "The Cintiqs — una tavola digitale che ci consentiva di disegnare direttamente dentro al computer e cambiare le cose più in fretta.  E' stato fondamentale perché le nostre cartelle erano molto più vive rispetto a quelle che avremmo utilizzato qualche anno prima.  Potevamo aggiungere più colori ed erano più sviluppate.  Questo è stato un grande aiuto, non solo per Jerry, ma per il resto del team.  Ci ha aiutato tutti a visualizzare meglio le cose".
Il responsabile della Storia Dave Pimentel dice, "Ogni momento è stato controllato da Jerry. Guardava i Cintiqs e sviluppava altre opzioni, altre angolazioni, idee migliori  a cui magari non aveva pensato quando era stata scritta la sequenza. Quando la vedeva crescere, miglioravano le basi su cui costruire — e dopo poco è stato in grado di comprendere ancora di più quel mondo, è stato un procedimento incredibile, soprattutto se si considera che non aveva alcuna esperienza nell'animazione".    
Smith aggiunge che, "Utilizzare Cintiqs è molto più veloce e garantisce un' immagine più pulita.  Ci ha dato buone fondamenta per il film quando non avevamo ancora dell'autentica animazione o delle riprese eseguite con l'illuminazione.  Anziché la fotocopia o la ripresa di carta da disegno, questo è pulito e puoi fare tante altre cose con queste immagini:  puoi preparare velocemente gli sfondi; puoi cambiare le posizioni dei personaggi; puoi cambiare le cose molto rapidamente con l'immagine digitale senza doverla ridisegnare e filmarla ancora".
Anche se "Bee Movie" è chiaramente un viaggio in un mondo fantastico — nonostante sia possibile che alcune persone nel pubblico abbiano parlato con un'ape (e, soprattutto, ottenuto una risposta) — quasi tutti hanno almeno un po' di familiarità con le api e le grandi città. I produttori hanno dovuto basarsi parzialmente sulla realtà — ed è qui che la ricerca è stata importante.
Molteplici visite a Central Park hanno dato vita a varie idee come l'inclusione dello Stagno delle Tartarughe nella storia di Vanessa (lì ha perso l'anello del piede) e il collocamento dell'alveare di Barry nella Sheeps Meadow. Molti fortunati membri del team hanno visitato apicoltori per osservare in prima persona i segreti delle api ed il procedimento di produzione del miele (che è stato d'aiuto per la scena in cui Barry fa una visita segreta ad un apicoltore).  Uno dei principali esperti di api degli Stati Uniti è andato a trovarli durante la produzione ed ha spiegato alcune curiosità delle api tra cui il ballo dondolante con cui le api comunicano la distanza  tra l'alveare e i fiori più vicini.  
Seinfeld stesso ha visitato un apicoltore — un tipo particolare non utilizza la tuta protettiva. Tutto stava andando per il meglio, ma quando l'apicoltore ha tentato di mostrare all'interessato produttore l'ape regina, le api infuriate si sono ribellate e una femmina determinata (solo le femmine pungono) ha rincorso Seinfeld e lo ha punto sul naso.  
Seinfeld ricorda, "Dopo la puntura, l'apicoltore mi ha detto, ‘Se ti fa sentire meglio, l'ape probabilmente è morta nel pungerti', e io gli ho risposto: Ah sì, fantastico, ora mi sento molto meglio".
Gli assistenti alla produzione hanno anche scattato centinaia di foto di perturbazioni atmosferiche da utilizzare come riferimento per le scene delle tempeste nel film. Il dipartimento artistico, per documentarsi, si è recato presso apicoltori e giardini come Huntington Gardens di Pasadena ed a New York.

DESIGN PER VIVERE — LA STORIA DI DUE CITTÀ

Già dalle prime fasi del design iniziale, era chiaro che sarebbe stato essenziale uno sguardo attento e organizzato per supervisionare la grande quantità di elementi diversi nel film.  La maggior parte dell'azione in "Bee Movie" avviene in due grandi e diversissimi mondi:  l'alveare, una città intera che include la grande fabbrica Honex, case e tutti i servizi di una frenetica metropoli; e New York City, con tanto di di Central Park, appartamento di Vanessa, negozi, marciapiedi della città, tutto. L'incarico è stato affidato ad Alex McDowell, uno scenografo con una ampia lista di riconoscimenti al suo nome per la realizzazione di film come "Minority Report", "Charlie e la fabbrica di cioccolato" e "La sposa cadavere".
La Steinberg commenta, "L'abbiamo chiamato quando stavamo cercando di capire come creare questi mondi così diversi.  L'alveare doveva essere unico e specifico. Dovevamo sovrapporlo al mondo degli umani, e creare al contempo un Central Park molto realistico".
Anche se la maggior parte dei suoi crediti cinematografici sono legati alla produzione di film non di animazione, McDowell non ha trovato il processo di animazione così diverso.  "In realtà la differenza è molto piccola.  Sia all'inizio che durante la fase di pre-produzione, il processo di scenografia per i film d'animazione è pressoché identico a quelli non di animazione.  Ad un certo punto, anziché costruire fisicamente i set, li si costruisce virtualmente.  Chiaramente, I tempi di produzione per i set fisici sono molto differenti.  Per quanto riguarda il mio approccio all'estetica, ho utilizzato lo stesso approccio che avrei utilizzato con un film non di animazione.
"In molti sensi" continua McDowell, "il motivo per cui ho iniziato a lavorare nell'animazione è che avevo fatto molti film come ‘Charlie e la fabbrica di cioccolato' che avevano una grande componente digitale — un terzo di ‘Charlie' è di fatto un film d'animazione. E' molto stilizzato e ricco di fantasia. Quindi sono rimasto molto affascinato dal livello di controllo che si riesce ad ottenere nel mondo digitale".
Al momento del suo ingaggio, gran parte del lavoro di scenografia era già stato realizzato, ma i vari elementi non erano stati ancora intrecciati.  Il materiale, per quanto fosse ottimo, necessitava di una visione di scenografia d'insieme, soprattutto nel mondo delle api.  McDowell ha rivolto la sua attenzione all'architettura, imponendo un estetica naturale per ottenere un linguaggio visivo unico — che poteva applicarsi a tutti i mondi da creare.  
McDowell ricorda, "Jerry aveva questa bella idea, la prima volta che ci siamo incontrati — una cosa sulla quale stava insistendo sin dall'inizio — rigiardo alla società delle api che considera una società di forti ideali; utopica rispetto al mondo degli umani. Le api sono un organismo perfetto all'interno di una società perfetta.  Dunque, come potevamo trasmettere questo concetto al pubblico?   Ho iniziato provando a basare quella idea attorno a ciò che fanno, che è produrre miele. Abbiamo fatto della fabbrica il motore del mondo delle api, in maniera tale che tutto ruotasse attorno ad essa ed al processo di produzione del miele".
McDowell e gli artisti hanno posto la Honex al centro di New Hive City — letteralmente al centro della città che per il resto è costruita attorno ad essa.  Il copione prevedeva aree urbane e suburbane all'interno dell'alveare, questo ha creato una certa difficoltà: i sobborghi normalmente ci fanno pensare ad ampi spazi aperti orizzontali che un alveare chiaramente non offre. La soluzione è stata creare i sobborghi all'interno delle pareti dell'alveare, in verticale, con ogni residenza che vanta un balcone dal quale si può vedere la città.
Il design di New York nel film deve qualcosa alle bellissime illustrazioni stilizzate dei primi grattacieli, questi enormi edifici in pietra che non solo farebbero sentire minuscola un' ape, ma sono comunque una cosa inimmaginabile nella società delle api.
McDowell non ha portato solo uno sguardo attento ma anche strumenti derivati dal mondo del cinema non di animazione che si sono dimostrati utili agli artisti d'animazione.  La pre-visualizzazione è comunemente utilizzata nella pre-produzione di film non di animazione — è uno spazio di produzione virtuale in cui tutti gli elementi di scenografia, sia fisici o virtuali, esistono nel medesimo punto, in pratica un ambiente completamente animato.  I movimenti delle macchine da presa e dei i personaggi sono incorporati nei set virtuali sin dall'inizio, consentendo ai produttori di dare un sguardo anticipato al film nel suo insieme.
McDowell ha suggerito, visto il tempo limitato (è stato assunto circa otto settimane prima che il primo set dovesse essere in produzione), che la pre-visualizzazione sarebbe stato uno strumento utile.  Per rispettare questa tempistica, hanno disegnato direttamente in 3D, usando tecnologia telescopica per gran parte del processo.
"Sono abituato a questo processo dell'azione dal vivo", racconta McDowell, "ed è stato l'inizio di un processo molto fluido — in cui abbiamo eseguito modelli approssimativi e disegni in via di sviluppo, abbiamo fatto delle riprese approssimative ed abbiamo fatto approvare i set da Jerry, Simon e Steve.  Questi modelli — che a quel punto erano già piuttosto sofisticati — sono stati trasferiti nel layout di lavoro. Alcuni dei modelli sono stati mandati dai modellatori per essere sviluppati e li abbiamo coinvolti anche nello sviluppo dei disegni".
Il risultato è stato che la pre-produzione ha iniziato ad assomigliare alla produzione vera e propria, con molti dei tecnici del design e la storia in anticipo sui tempi previsti.  "Lavoravamo tutti in un ambiente virtuale nello sviluppo visivo in pre-produzione, a differenza del modello più tradizionale per l'animazione che utilizza disegni che sono poi trasformati quando vanno in produzione", spiega McDowell.
Tutto questo si è rivelato di grande beneficio per creare i due mondi distinti di "Bee Movie".
Simon Smith racconta, "Alex è stata la persona che oltre al suo talento ha trovato la soluzione a come sarebbe stato il mondo delle api.  Il mondo umano sarebbe stato caratterizzato da linee dritte ed angoli retti, vetro e acciaio, forme rettangolari — quello sarebbe stato il nostro linguaggio visivo. Le api sono rotonde, carine, grassottelle e a strisce, e il loro mondo rispecchia queste caratteristiche; è tondeggiante. Una volta stabilite queste linee, è diventato più semplice lavorare. Separando visivamente in maniera netta i due mondi , non si poteva più confondere l'uno con l'altro.  Con un contrasto così forte, è diventato semplice creare delle differenze. Credo che per noi, l'obiettivo fosse quello di creare un film che visivamente fosse all'altezza del sofisticato umorismo di Jerry".
La Honex ed il mondo delle api sono stati in parte ispirati dall'affascinante look di metà secolo del Terminal TWA dell'aeroporto JFK di New York, completo di forme naturali rotonde e da una sorte di modernismo degli anni '50. Poiché le api adorano produrre il miele, l'ambiente della fabbrica  rispecchia la cosa in maniera divertente. Nulla di troppo tecnologico — sembra più una fabbrica di caramelle con centrifughe e macchine per fare le bollicine.  Inoltre, all'interno dell'alveare, tutto è costruito con cera e miele, senza altri materiali.
Forse il momento in cui è più evidente il contrasto tra i due mondi—il caldo e morbido bagliore di New Hive City, e gli angoli moderni di New York — è quando Barry lascia l'alveare per la prima volta e vola con i potenti "pollen jocks".  La Steinberg spiega, "Volevamo creare un forte contrasto quando Barry vola fuori dall'alveare per la prima volta e vede il mondo degli umani e Central Park, utilizzando colori molto saturi per i fiori, il cielo e l'erba. La nostra idea era quella di usare colori vivaci, allegri ed accoglienti per creare un perfetto equilibrio con il sofisticato umorismo dei dialoghi. L'alveare —con i suoi colori vibranti ma simili —  i ricchi e saturi colori di Central Park, e la diversa serie di colori umani che diventano ancora più brillanti mano a mano che Barry comincia a sentirsi più a suo agio in quel mondo".  
"Ciò che molti dimenticano è che Central Park ha un paesaggio ondulato, quindi è stato fantastico per noi trasmettere le forti emozioni fisiche del primo volo di Barry simile all'emozione intensa che si prova sulle montagne russe. Ci si rende conto della dimensione del parco e della città,  con gli aquiloni nel cielo, le fontane e fiori e colori incredibili. Tutto questo rende la sua prima esperienza fuori dall'alveare molto eccitante", osserva McDowell.
Hickner è molto soddisfatto della sequenza finale:  "E' letteralmente incredibile. L'intero team di pittori, quello del layout e le persone dello sviluppo visivo e delle superfici, hanno indovinato proprio tutto. Quel momento è cruciale per l'intero film. Qui c'è un individuo che ha vissuto rinchiuso in questa struttura a cupola per tutta la sua vita, in cui non esistono punti ciechi o orizzonti lunghi. Nel momento in cui esce, dovevamo trasmettere quel senso di euforia.  Credo che l'intero team artistico del film abbia catturato perfettamente quel momento. E' una esplosione in Technicolor.  Sapendo che era questo il nostro obiettivo, abbiamo creato un procedimento inverso — ci siamo ritirati verso l'alveare, creando una tavolozza di colori a pastello compressi per New Hive City".
Nell'avvicinarsi al progetto di "Bee Movie" venendo dalla recitazione dal vivo, Seinfeld ha portato con se un'idea più ampia rispetto ai tipici film d'animazione.  Per lui, raccontare la storia era importante quanto i luoghi in cui aveva luogo, e questo ha creato una serie di luoghi fondamentali nei due mondi.  New Hive City potrebbe essere fatta di: strade cittadine, sobborghi, l'appartamento di Barry, i laboratori della Honex, l'ingresso della Honex, e J Gate (il punto da cui decollano i "pollen jocks'").  New York prevedeva Central Park, l'appartamento di Vanessa, il suo negozio di fiori, il tetto, strade cittadine, negozi e boutique, l'interno/esterno del tribunale, l'interno/esterno di un jet 747 — in tutto quasi 41 location (quasi 50, se si contano anche e i set che si vedono solo per poco tempo), quasi il 50% in più di molti film. La Steinberg sorride: "Tutti hanno detto che sarebbe stato impossibile, ma ce l'abbiamo fatta. E una delle grandi sorprese di questo film è che si ha la sensazione di movimento — sei davvero con Barry in questo viaggio attraverso la città".

QUINDI, QUESTA APE ENTRA DALLA FINESTRA DELLA FIORAIA...

Ambienti dettagliati e abilmente forgiati sono fantastici nei film d'animazione, ma questa è una storia di personaggi. Mentre venivano costruite quelle città digitali, lo stesso sforzo (se non addirittura maggiore) veniva impegnato nella creazione delle api e gli esseri umani al centro di "Bee Movie".
Ma cosa viene prima, l'ape o l'alveare?  "Per noi, è stato molto importante trovare un mondo che potesse funzionare per il Barry che avevamo creato, perché non si tratta di un'ape molto realistica.  E' molto stilizzata, ha un look molto particolare.  Abbiamo dovuto trovare la maniera per collegare il suo look al resto del mondo ed ai personaggi umani. Il lavoro di Alex McDowell e di Christophe Lautrette, il nostro art director, è stato cruciale al riguardo. E' stato Christophe che ci ha aiutato a trovare un punto d'unione tra gli umani e Barry", osserva la Steinberg.
L'artista d'animazione ed art director francese ha contribuito con la sua versatilità alla realizzazione del progetto, avendo lavorato in passato all'animazione di personaggi, sfondi ed altre cose del genere.  Per lui, l'elemento chiave di "Bee Movie" era nell'allegra ed ampia gamma di colori.  (Dopo tutto, è una commedia di un'ape che si perde nel mondo degli umani).  Anche la trasparenza dei colori è stata fondamentale, visto che i materiali in questi mondi (dalla cera all'acciaio ed al vetro) posseggono diversi gradi di opacità.
Spiega Lautrette, "All'inizio della produzione, il mondo delle api era più umano, con le api che assomigliavano ad esseri umani, e le forme e i colori della loro città che la facevano sembrare una vera città.  Sentivamo che non c'era abbastanza contrasto.  Siamo tornati alla forma dell'ape - rotonda, grassottella, pelosa.
"Per il look di Barry", continua, "ci siamo mossi in diverse direzioni lungo un percorso dove inizialmente assomigliava a Jerry.  Gli abbiamo mostrato le bozze ma lui non è rimasto troppo soddisfatto del risultato.  Diceva, ‘Voglio qualcosa di completamente diverso.  Voglio essere sorpreso dal personaggio.  Voglio vedere qualcosa che sembri più un amico che una mia caricatura.'  Questa è stata una vera sfida".
Il Responsabile dell'Animazione dei Personaggi, Fabio Lignini (che era a capo del team di 40-50 animatori che lavoravano sui personaggi e che dovevano garantire l'uniformità del personaggio nonostante le diverse mani che realizzavano i disegni in digitale), si è dimostrato all'altezza del compito.  Lignini ed il suo team hanno iniziato da subito a lavorare al progetto "per sviluppare i disegni e per vedere se i personaggi funzionavano bene in termini di movimenti e controlli.  Abbiamo lavorato con i modellatori per raffinare il look dei personaggi, prima dell'inizio della produzione. Siamo stati coinvolti nella produzione per moltissimo tempo".
I personaggi sono stati disegnati inizialmente da un solo designer, un artista che prepara i disegni ed i dipinti.  I personaggi poi sono stati modellati in 3D, in un ambiente generato al computer.  A quel punto,ciò che è stato ottenuto è un guscio vuoto, una mera scultura.  Il dipartimento tecnico deve allora aggiunge tutti i controlli che consentono ai modelli di muoversi, avere delle espressioni facciali e corporee.
Simon Smith spiega che "Ci è voluto diverso tempo affinché il personaggio di Barry assomigliasse esattamente al Barry del copione.  Mentre preparavamo la storia e i disegni di base, il suo personaggio si sviluppava un po' alla volta. Al contempo, davamo al personaggio la forma che volevamo avesse nel film, ma non corrispondeva ancora al nostro obiettivo. Quindi c'è voluto del tempo, ed è diventata alla fine una decisione collettiva di tutti.  Jerry aveva questa idea di come dovevano essere e come dovevano comportarsi all'interno dell'alveare.  Ma non riuscivamo a metterla in pratica".
Alla fine, sono stati i vestiti a creare l'ape.  "Il design del personaggio è stato in gran parte determinato dal vestiario di Barry", racconta Smith. "Stavamo facendo un po' di fatica, perchè cercavamo la formula giusta per stabilire una certa familiarità col personaggio e creare un'affinità con la comicità di Jerry. Non volevamo che sembrasse troppo un insetto o che fosse sgradevole alla vista".
Alla fine è stata trovata la soluzione:  niente spalle (per eliminare l'aspetto umanoide) con braccia piccole; un viso piacevole con una forma rotonda da ape (in pratica due cerchi, il corpo e la testa); antenne sulla testa; vestiti umani dalla vita in su, e un corpo peloso dalla vita in giù; scarpe buffe (nel caso di Barry, scarpe da tennis — visto l'affinità di Seinfeld con questo tipo di calzatura).  
Smith riassume, "Si tratta in pratica di una composizione: antenne da ape, una bella testa, e poi vestiti umani, un sedere da ape, poi gambe da insetto e scarpe da tennis.  E sembrava funzionare molto bene".
Lignini aggiunge, "Le scarpe sono nere e gialle, molto appropriate. Il maglione di Barry con le strisce nere lo fa assomigliare ancora di più ad un'ape. Fondamentale è il maglione a collo alto, perchè nei design iniziali aveva un collo molto magro, che lo faceva sembrare troppo umano. Il colletto del maglione appena sotto il mento lo fa sembrare più simile ad un'ape. Anche gli occhi enormi sono molto importanti".
"Le api sono molto attente alla moda", dice Seinfeld, "ma non possono deviare dal giallo e dal nero.  Tutto lì.  Non indossano altri colori.  Nonostante questo vincolo hanno molto stile.  Nei design iniziali dei personaggi, Barry sembrava un po' me con un maglione e non era proprio quello che volevo, quindi lo abbiamo fatto diventare più tondo e buffo. Per me il risultato finale va benissimo".  (In tutto, ci sono voluti tra 800 e 900 disegni per fare emergere il vero Barry.)
Il design di Vanessa è stato altrettanto impegnativo, ma in maniera diversa.  E' un personaggio umano realistico, che è abbastanza difficile da realizzare con le grafiche computerizzate.  Lo sviluppo del look del suo personaggio ha richiesto i tempi più lunghi.  Il tortuoso processo di sviluppo l' ha fatta andare avanti ed indietro tra animazione, attrezzatura e modellatori per modifiche e adeguamenti, fino a quando gli animatori hanno trovato il look che li soddisfaceva — vicino all'universo reale ma non così realistico da farti uscire dal film.  .
Mentre Vanessa deve il suo look complessivo alle qualità del suo per

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