Quali sono i benefici dei videogiochi: quanto fa bene videogiocare?

Quali sono i benefici dei videogiochi: quanto fa bene videogiocare?
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Il mondo dei videogiochi attira da sempre molte critiche incentrate sui possibili effetti negativi che quest'attività comporta, soprattutto tra i più giovani. Ma se volessimo indagare sui benefici, cosa verrebbe fuori?

Molti studi hanno dimostrato come giocare troppo ai videogiochi aumenti le probabilità che malattie fisiche (come l'obesità) o mentali (come l'asocialità) insorgano. Fortunatamente c'è chi non fa di tutta l'erba un fascio, concentrandosi sulle ricerche che vanno in senso opposto, cioè nello scoprire tutti i benefici che quest'attività comporta.

Prima di tutto, bisogna parlare della neuroplasticità, ovvero quella capacità che il cervello umano ha di adattarsi (proprio a livello chimico-fisico e neuronale) alle situazioni che deve affrontare, per poter operare al meglio. L'attività cerebrale suscitata da un videogioco (ovviamente dipende dal gioco in questione) stimola moltissimo questa capacità, mantenendo l'intelletto reattivo e adattabile.

Questo significa, ad esempio, che chi gioca abitualmente ha migliori capacità di concentrarsi in un compito, mantenendo l'attenzione più a lungo. I videogiocatori sono in grado di ottimizzare, a diversi livelli, l'utilizzo delle proprie risorse mentali (percezione, attenzione, memoria) per risolvere problemi o prendere decisioni in tempi rapidi. Stiamo riassumendo brevemente i risultati raccolti da neuroscienziati del calibro di Adam Eichenbaum, Daphne Bavelier, e C. Shawn Green.

Anche la coordinazione motoria, soprattutto quella mano-occhio, subisce notevoli miglioramenti, così come la capacità di orientamento (basti pensare ai giochi di ruolo a mondo aperto, in cui si deve controllare un personaggio che si muove in spazi ampi e basandosi su punti di riferimento nella mappa).

Non si può più ignorare, inoltre, l'utilizzo, sempre più di successo, dei videogiochi come strumenti terapeutici. È stato dimostrato infatti che alcuni tipi di videogiochi (per lo più action fps) facilitino la cura dell'ambliopia (l'occhio pigro); altri, invece, aiutano nelle terapie per la dislessia.

Infine, non meno importanti sono i risultati che permettono di ottenere i videogiochi in termini di socialità: la ricerca dimostra come i giocatori in erba abbiano tendenzialmente meno problemi a stabilire relazioni con i propri compagni di scuola, o a partecipare ad attività di gruppo. I più giovani traggono poi enormi benefici dall'uso dei videogiochi come mezzo educativo, dal momento che giocare è divertente (e ci mancherebbe), e divertendosi si impara meglio e più velocemente.

Insomma, giocare abitualmente ai videogiochi comporta molti benefici, ma dal momento che (come in qualsiasi altra cosa) l'esagerazione tende ad annullarli, si è diffusa negli anni un'aura di negatività che li ha portati ad essere incolpati di molti dei problemi che affliggono l'attuale generazione. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di problemi che non trovano unica causa nell'attività videoludica, o che comunque insorgono solamente quando questa attività diventa preponderante durante la giornata, eclissando gli altri interessi.