Blizzard e il caso Blitzchung: per J. Allen Brack è stato un vero incubo

Blizzard e il caso Blitzchung: per J. Allen Brack è stato un vero incubo
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Dopo essersi scusato alla BlizzCon, J.Allen Brack è tornato a parlare del caso Blitzchung definendo la vicenda "un vero incubo per le parti coinvolte" e scusandosi ancora una volta per come è stata gestita l'intera situazione.

"Crediamo nella libertà di espressione e io sono un grande sostenitore della libera espressione, altrimenti non lavorerei in Blizzard. La protesta fa parte della nostra cultura ma credo che sia stato un incidente umiliante per la nostra compagnia, davvero, senza alcun dubbio", queste le parole di J-Allen Brack, che poi continua: "vogliamo che una cosa del genere non si ripeta, è stato un vero incubo", a testimonianza di come gestire una situazione di questo tipo non sia stato semplice.

Il Presidente di Blizzard cita poi un commento pubblicato da NetEase sull'account ufficiale Weibo (noto social network cinese) di Hearthstone che ha destato non poco clamore nelle scorse settimane: "Devo dire che c'è molta confusione su come funziona il publishing in Cina. Noi come azienda non siamo autorizzati a pubblicare giochi in Cina e quindi abbiamo bisogno di un partner locale, in questo caso NetEase. Il post è nato da loro e noi non lo abbiamo mai approvato, non lo avremmo mai fatto, non è un messaggio che ci rappresenta."