Cage: in Detroit: Become Human ho provato a inserire scelte ovunque possibile

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Detroit: Become Human, ultima fatica di Quantic Dream mostrata nuovamente all'E3 2017, rimarca l'abilità dello studio nell'implementazione delle scelte e delle conseguenze che ne derivano; meccanica che in questo capitolo andrà oltre a quanto visto in Heavy Rain e Beyond: Two Souls.

Dopo lo show di Los Angeles, il fondatore di Quantic Dream, David Cage, si è intrattenuto con la divisione britannica dell'Official PlayStation Magazine, spiegando le sfide e la complessità del sistema delle scelte.

"Ho provato ad inserire una scelta ovunque fosse possibile, e vedere dove mi portava. Il processo di scrittura è stato a tratti spaventoso, perché si finiva con l'avere grafici e diagrammi che parevano un inferno."

Una ramificazione aggravata dalle oltre 2.000 pagine extra di sceneggiatura rispetto a quanto inizialmente pianificato, come spiegato dallo stesso Cage a Geoff Keighley durante l'E3 2017. Il director ha inoltre sottolineato la volontà di avere scelte che comportino reali conseguenze, a costo di sacrificare alcune scene durante la prima partita.

"Per me è stato importante non utilizzare stratagemmi ingannevoli; in questo genere di giochi è facile dire che una scelta comporterà gravi conseguenze per poi non farlo. Il tutto ha un costo in fase di produzione, che si traduce in 'va bene, facciamo delle scene che forse solo il 20% dei giocatori vedranno nella prima partita, ma facciamolo così che quel 20% ne parli ai restanti. Metteranno a confronto le loro storie capendo che sono completamente differenti'".

Detroit: Become Human uscirà in esclusiva per le console PlayStation 4 nel corso del 2018.