Call of Duty Mobile: un caso di femminicidio scuote la scena brasiliana

Call of Duty Mobile: un caso di femminicidio scuote la scena brasiliana
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Stando alle notizie che hanno iniziato a circolare nelle scorse ore una giocatrice di Call of Duty Mobile del team esport FBI, Ingrid "Sol" Oliveira Bueno da Silva, sarebbe stata assassinata lunedì a San Paolo, in Brasile, da un altro giocatore, Guilherme Alves Costa.

Secondo quanto emerso, la Oliveira avrebbe incontrato Costa in game e dopo circa un mese si sarebbero incontrati per la prima volta in casa del ragazzo, il quale avrebbe accoltellato Oliveira sino a causarle la morte.

Il ragazzo avrebbe poi registrato un video in cui confessava il crimine sul suo telefono cellulare, condividendolo su WhatsApp (assieme alle foto del corpo esanime della giovane) con un gruppo di altri giocatori di COD Mobile.

Secondo altri report l'omicidio era premeditato. Costa ha confessato di averlo fatto "perché lo voleva" e ha affermato di essere lucido. La polizia, inoltre, avrebbe trovato anche un taccuino in cui il ragazzo, oltre ad avere immagini di Sol, avrebbe anche preso appunti sulle modalità con cui commettere l'omicidio.

Costa si sarebbe costituito spontaneamente dopo aver parlato con il fratello. Il gruppo di giocatori di COD Mobile (chiamato “Gamers Elite”) con cui ha condiviso il video e le foto ha rilasciato una dichiarazione pubblica affermando di non avere legami con Costa e ha contattato le autorità non appena hanno visto il contenuto è stato postato.

La società brasiliana, più che in altri paesi del mondo soffre ancora di marcati abusi e violenze contro le donne. All'inizio di quest'anno anche la scena esport è scesa in campo per denunciare i casi di molestie all'interno del settore. In Brasile, l'organizzazione Battle Girls ha creato il progetto Support BG, per denunciare gli eventi di violenza che le donne subiscono in diversi ambiti del settore. Secondo quanto descritto dal progetto: "Questo mira ad aprire uno spazio sicuro e riservato per denunciare la violenza contro le donne nell'ambiente digitale, quindi, qualsiasi tipo di caso di molestie (morali o sessuali), disuguaglianza, discriminazione, violenza psicologica, minacce, vincoli, umiliazioni, tra gli altri ".

Se desiderate approfondire l'argomento, vi rimandiamo al nostro speciale dedicato al #metoo nel mondo del gaming.