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Activision-Blizzard è ancora nell'occhio del ciclone dopo le recenti accuse di sessismo e discriminazione piovute sulla compagnia di Call of Duty. La dirigenza promette l'arrivo di iniziative volte a modificare le politiche aziendali di Activision, ma non tutti sono covinti che un cambiamento radicale sia possibile.
Con gli studi interni della compagnia più sotto pressione che mai, Treyarch ha deciso di diffondere pubblicamente un messaggio, in cui mette in chiaro che la software house che si occupa della serie di Call of Duty Black Ops si oppone a comportamenti che possano ledere le donne o gli impiegati appartenenti a gruppi etnici sottorappresentati.
"Il nostro obiettivo come studio è quello di creare grandi giochi da offrire alle persone. Avere il privilegio di perseguire i nostri traguardi è dato dalla splendida gente di Treyarch: siamo uno studio formato da professionisti talentuosi, intelligenti e creativi di livello mondiale che cercano di dare il proprio meglio. La nostra cultura non concede spazio al sessismo, razzismo, discriminazione, bigottismo, o bullismo. Andremo avanti garantendo un ambiente professionale sano, diversificato e inclusivo [...]. Tutti in Treyarch sono fortemente coinvolti nello sviluppo perché amiamo i giochi e la magia che i momenti importanti possono regalare. Questo è un momento importante e incomincia dall'essere migliori".
Le accuse di molestie hanno colpito anche l'ex leader di Treyarch, che ha così deciso di lasciare lo studio a novembre.
As we look ahead to 2022, we felt that it was important to share a few thoughts... pic.twitter.com/lWdEaZVN4w
— Treyarch Studios (@Treyarch) December 21, 2021
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