Capcom nel mirino degli hacker: 1TB di dati sensibili è nelle mani di malintenzionati

Capcom nel mirino degli hacker: 1TB di dati sensibili è nelle mani di malintenzionati
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Nel corso delle ultime ore ha fatto il giro del mondo la notizia che riguarda il presunto furto di dati subito da Capcom, l'azienda di Osaka che ha dato vita a Devil May Cry, Monster Hunter, Resident Evil e altre importanti saghe videoludiche.

Stando alle informazioni diffuse sul web, il gruppo Ragnar Locker sarebbe riuscito ad impossessarsi di un terabyte di informazioni che sono state sottratte tramite un cyberattacco. A differenza di quanto accaduto ad Ubisoft con Watch Dogs Legion, il cui codice sorgente è stato rubato proprio qualche giorno fa, in questo caso non sembra esserci traccia di videogame all'interno del tera rubato: pare infatti che si tratti esclusivamente di documenti contenenti informazioni e dati sensibili sulle vendite dell'azienda in specifici periodi dell'anno (uno di questi è quello legato ai saldi Steam), passaporti, carte d'identità e carte di credito dei vari dipendenti.

Si tratta quindi di un grave colpo per Capcom, che ha pubblicato di recente il seguente messaggio:

"Nelle prime ore del mattino dello scorso 2 novembre 2020, alcuni dei network del Capcom Group hanno subito problemi che hanno coinvolto specifici sistemi, incluse le email e i file sui server. La compagnia ha confermato che si è trattato di un accesso non autorizzato da parte di un gruppo esterno e che ha fermato alcune operazioni in corso nei network interni nella stessa data."

Al momento non è chiaro se i dati siano già finiti in rete, ma è possibile che qualcosa del genere possa accadere nelle prossime ore e speriamo che le autorità giapponesi riescano in qualche modo ad arginare il problema.