CD Projekt non esclude straordinari e crunch time dopo il rinvio di Cyberpunk 2077

CD Projekt non esclude straordinari e crunch time dopo il rinvio di Cyberpunk 2077
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Durante l'ultima riunione con gli azionisti il CEO di CD Projekt Adam Kicinski ha annunciato il rinvio di Cyberpunk 2077 a settembre e per l'occasione ha risposto ad alcune domande riguardo l'eventualità di turni di lavoro più pesanti per i dipendenti dello studio, con l'obiettivo di completare lo sviluppo nei tempi previsti.

Purtroppo la risposta ai dubbi degli azionisti non sembra essere del tutto positiva: "Cercheremo di limitare il crunch time al massimo ma siamo nelle ultime fasi dello sviluppo, verremo sicuramente incontro alle esigenze dei nostri dipendenti ma ci saranno degli straordinari da fare, non posso negarlo", queste le parole di Kicinski che ha così cercato di tranquillizzare gli investitori, preoccupati di finire al centro delle cronache come accaduto ad altri studi e grandi publisher nel recente passato.

La stessa compagnia polacca in passato è stata criticata per alcuni aspetti relativi ai turni di lavoro degli sviluppatori, ritenuti da alcuni dipendenti anonimi sin troppo rigidi in alcuni casi. In ogni caso come detto CD Projekt cercherà di evitare il più possibile di dover ricorrere al crunch time proprio per preservare la salute fisica e mentale dei membri della compagnia.

Cyberpunk 2077, inizialmente previsto per il 16 aprile, è ora atteso per il 17 settembre 2020 mentre il multiplayer non arriverà prima del 2022 probabilmente come gioco standalone separato e indipendente.