Charles Martinet: chi si nasconde dietro i baffi di Mario e Wario?

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"It's-a me, Charles!", o almeno è così che immaginiamo Charles Martinet al momento delle presentazioni, del resto con una voce iconica come quella di Super Mario poche frasi avrebbero lo stesso effetto. Ma chi è Martinet? Com'è diventato la voce simbolo della grande N? Saltate sul primo Pallottolo Bill e scopritelo insieme a noi. WOO-HOO!

Tutti conoscono l'espressione "andare per funghi", ma nel caso di Martinet questo modo di dire è di tutt'altro genere: da 28 anni l'attore è infatti l'impagabile doppiatore di Mario e Luigi, i fratelli Bros. che tra un rubinetto da riparare e una principessa da salvare hanno rivoluzionato il mondo e la cultura videoludici.

La primissima apparizione dell'idraulico italoamericano in rosso fu nel 1981 nel titolo arcade Donkey Kong: il successo fu tale che nel 1983 venne distribuito Mario Bros., primo multiplayer edito da Nintendo nonché aprifila della fortunata saga, ma ci vorrà ancora qualche tempo prima di sentire la voce dei due fratelli. Passando dalla serie TV Saturday Supercade ai videogame, Martinet fu preceduto da Peter Cullen, Tōru Furuya, il wrestler Lou Albano, Walker Boone e Marc Graue. Sarà solo nel 1992 che diverrà il doppiatore di punta della Nintendo, prestando la voce a Mario, e cinque anni più tardi inizierà a doppiare anche Luigi.

Negli anni l'attore ha dato forma anche a Wario (dal 1997), Waluigi (dal 2000), Baby Mario, Baby Luigi e Toadoberto (dal 2003), Donkey Kong (dal 1996 al 2004), Mastro Toad (dal 2002), Donkey Kong Jr. (dal 2000) e Baby Wario (dal 2006), mentre nel 2018 è apparso anche in Ralph Spacca Internet, ovviamente nel ruolo della mascotte Nintendo. Sapevate che lo stesso Martinet è anche un personaggio giocabile di Runner 3?

Nel player in alto troverete una sua divertente intervista in cui racconta la sua improbabile audizione per il ruolo, la carriera d'attore prima di diventare doppiatore e soprattutto il suo grande amore per Mario, tra i tanti il suo personaggio preferito:

"Mario tira fuori il meglio di me, è per questo che lo amo. Mi piace anche condividere e incontro con piacere i suoi fan, che mi raccontano sempre storie emozionanti. 'Sei la voce della mia infanzia', oppure 'Ci giocavo spesso con mio padre, adesso lo faccio coi miei figli. È un modo di creare legami e tenere unite le famiglie. L'importante è divertirsi e il mio mantra è 'Come on, let's-a go!'".