Chivarly 2 e Maneater: gli autori prendono le distanze dal boss antiabortista di Tripwire

Chivarly 2 e Maneater: gli autori prendono le distanze dal boss antiabortista di Tripwire
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Le ultime dichiarazioni di John Gibson, presidente di Tripwire Interactive, stanno scatenando un vero e proprio terremoto nell'industria videoludica. Il boss della software house americana si è infatti detto fiero della decisione assunta dalla Corte Suprema statunitense a difesa di una legge antiabortista del Texas.

Nel manifestare tutta la sua vicinanza alle posizioni dell'ala più oltranzista del Partito Repubblicano e degli ultracattolici "pro life", Gibson ha infatti elogiato la scelta operata dalla Corte Suprema americana in difesa della legge dello Stato del Texas che prevede, tra le altre cose, una taglia di 10.000 dollari per coloro che segnalano alle autorità locali i medici che eseguono o assistono a questo genere di interventi "illegali" e le donne che decidono di ricorrere a un aborto contravvenendo alle disposizioni governative.

Le dichiarazioni di Gibson, come facilmente intuibile, hanno scatenato la reazione veemente di diversi esponenti dell'industria dell'intrattenimento digitale, come il direttore di Sony Santa Monica Cory Barlog, il papà di Gears of War Cliff Bleszinsky e l'autrice Alanah Pearce.

Nel ricostruire la vicenda, il giornalista Jason Schreier cita anche il comunicato stampa diramato da Shipwright Studios per prendere le distanze dalle parole pronunciate da Gibson: i vertici del team di sviluppo che, insieme a Tripwire, ha contribuito alla realizzazione di Chivalry 2 e Maneater, affermano di aver avviato tutte le pratiche per annullare i contratti di collaborazione con la stessa Tripwire Interactive.