COD Black Ops 4: Activision batte il wrestler Booker T nella causa per le sue fattezze

COD Black Ops 4: Activision batte il wrestler Booker T nella causa per le sue fattezze
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Dal lancio di Call of Duty Black Ops 4 è passato un bel po' di tempo - oltre a 2 capitoli premium (Modern Warfare e Cold War), un free-to-play (Warzone) e un gioco mobile - eppure c'era ancora una questione irrisolta. Nel 2019, il wrestler Booker T ha trascinato Activision in tribunale accusandola di aver utilizzato le sue fattezze senza permesso.

L'oggetto della causa è Prophet, un operatore di Call of Duty Black Ops 4 potenziato con innesti cibernetici che, secondo il wrestler (il cui nome completo è Booker T. Huffman) sarebbe fin troppo simile nell'aspetto a G.I. Bro, un personaggio modellato sulle sue fattezze e protagonista di un fumetto datato 2015, chiamato G.I. Bro and the Dragon of Death. Nell'immagine di anteprima potete vedere una accanto all'altro la copertina del fumetto del wrestler e l'artwork dell'operatore di Black Ops 4.

"Guardandoli uno di fianco all'altro non c'è alcun dubbio, il personaggio è stato copiato da G.I. Bro", ha dichiarato l'avvocato del wrestler. "Dai capelli, al corpo, ai vestiti, fino all'espressione facciale. Booker T. ha dedicato un significativo quantitativo di tempo e denaro per creare e sviluppare il suo personaggio di G.I. Bro. Questo investimento imprenditoriale non dovrebbe essere cancellato da questa palesa infrazione di copyright operata da un gigante del gaming".

Secondo Activision le similitudini non sarebbero poi tanto marcate, inoltre la compagnia ha sminuito il personaggio creato dal wrestler descrivendolo come una copia di Dwayne "The Rock" Johnson.

Le somiglianze sono effettivamente palesi, ma alla fine il tribunale ha dato ragione ad Activision, decretando che non c'è stato nessun plagio. Il publisher, che ha quindi vinto la causa, ha dichiarato attraverso i suoi legali quanto segue: "Siamo felici dell'esito. Definire questo caso come frivolo sarebbe un eufemismo".