COD Warzone: RICOCHET distrugge aimbot, hacker si lamenta in diretta streaming

COD Warzone: RICOCHET distrugge aimbot, hacker si lamenta in diretta streaming
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Il nuovo sistema anti cheat RICOCHET implementato su Call of Duty: Warzone Pacific non ha propriamente convinto l’utenza, anzi per alcuni non funziona affatto. Un recente episodio alquanto bizzarro, tuttavia, mostra i chiari effetti contro hack come aimbot: il sistema non registra i colpi dei proiettili sugli avversari!

Le clip pubblicate su Twitter sono molteplici e piuttosto chiare: nella prima, della durata di poco più di due minuti, si vede uno streamer utilizzare chiaramente l’aimbot senza riuscire a vincere la sfida con il suo nemico. Già nei primi secondi si vede il giocatore lamentarsi dei numerosi hitmarker che sembrano non fare alcun danno. Ancora più divertente sono il suo commento e la sua reazione: completa incredulità al vedere i colpi raggiungere l’avversario, senza però danneggiarlo.

La clip prosegue con altri episodi simili, dove ancora una volta lo si vede intento ad affrontare avversari utilizzando l’aimbot, lamentandosi tuttavia dell’inefficacia dell’arma utilizzata: “Potrebbe essere l’arma. Come possono essere necessari tutti questi proiettili per uccidere qualcuno? Cos’hanno fatto a questo gioco?”, chiede agli spettatori che lo osservano su Facebook Gaming. Verso il minuto e venti parla persino di “malfunzionamenti dell’aimbot”. Insomma, avete capito la sua disavventura.

La seconda clip, invece, ci mostra il punto di vista dello streamer e giocatore professionista JoeWo, il quale affronta allo stesso modo un cheater che lo colpisce molteplici volte, ma senza che i proiettili vengano registrati dal sistema. Fino all’ultimo JoeWo non ha capito che si trattasse di un giocatore con silent aim attivo – ovvero hack per aumentare la precisione dei colpi -, anzi se n’è accorto proprio nel momento in cui è riuscito ad avere la meglio su di lui.

Giocatori e content creator sono quindi sempre più convinti che RICOCHET sia efficace, soltanto non in maniera così evidente: anziché portare direttamente al ban di tutti i cheater, sembrerebbe che il sistema pensato da Activision e Raven Software opti per una soluzione più subdola. Sarà interessante, ora, capire se gli hacker troveranno un modo per aggirare questo ostacolo.

Nel frattempo, continua l’intervento di Activision per risolvere i problemi di Warzone, Vanguard e Modern Warfare.