COD Warzone: lo Skill Based Matchmaking raggirato grazie ad un'app

COD Warzone: lo Skill Based Matchmaking raggirato grazie ad un'app
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Uno degli aspetti maggiormente discussi dalla community di Call of Duty, è sicuramente il sistema di matchmaking utilizzato da Activision per mettere insieme le lobby di gioco.

Sebbene la compagnia non l'abbia mai ammesso pubblicamente, sono in tanti a dare per scontata l'esistenza dello Skill Based Matchmaking (SBMM), il quale influenzerebbe le partite di COD Modern Warfare, Black Ops Cold War ed anche il popolarissimo Warzone. Si tratta di un sistema che abbina giocatori di pari o simile livello per farli affrontare fra di loro, e che per molti diventa asfissiante proprio a causa del livello costantemente alto a cui ci si trova costretti a giocare.

Per raggirare questo sistema, diversi giocatori si sono serviti di una Companion App fan-made di Warzone, che permetteva di dare uno sguardo approfondito a statistiche e dati dei giocatori presenti nelle lobby pre-partita e, nel caso, decidere di desistere e cercare una stanza più abbordabile. Gli sviluppatori dell'applicazione, il cui originale intento era quello di fornire uno strumento che potesse metterci in guardia contro i cheater, si sono visti quindi costretti a modificare con una patch il funzionamento dell'app, che da questo momento in poi mostrerà informazioni meno dettagliate, rese disponibili solo ed esclusivamente una volta terminata la fase di pre-lobby.

Nelle ultime settimane, Call of Duty Warzone è stato bersagliato di critiche a causa del DMR 14: il fucile semi-automatico proveniente da Cold War sta sbilanciando pesantemente le dinamiche del Battle Royale, e sono in tanti a chiedere un immediato nerf dell'arma.