COD Warzone: i tester di Raven formano il primo sindacato dell'industria videoludica USA

COD Warzone: i tester di Raven formano il primo sindacato dell'industria videoludica USA
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Dopo settimane di sciopero, i tenaci tester di Raven Software hanno deciso di compiere un nuovo, storico passo: formare un vero e proprio sindacato, il primo della storia videoludica nordamericana.

Con un comunicato ufficiale, i dipendenti del reparto del Controllo di Qualità di Raven Software, studio al lavoro su Call of Duty Warzone, hanno annunciato la nascita di Game Workers Alliance, un sindacato appoggiato da Communications Workers of America, la più grande associazione sindacale operante nei settori delle comunicazioni e dei media negli Stati Uniti d'America.

Si tratta di un evento storico, dal momento che Game Workers Alliance si candida a diventare il primo sindacato dell'industria videoludica nordamericana, oltre che il primo della storia di Activision Blizzard. I fondatori sono ora in attesa del riconoscimento ufficiale da parte del management della compagnia.

"Abbiamo formato Game Workers Alliance perché i miei colleghi e io vogliamo che la nostra voce venga ascoltata e desideriamo vedere dei cambiamenti che riflettono il volere e i bisogni sia della community di videogiocatori, sia dei lavoratori che creano questi incredibili prodotti", ha dichiarato il capo del QA di Raven Software, Brent Reel. "È estremamente importate per i lavoratori avere voce in capitolo per modellare positivamente la compagnia da qui in avanti".

Sara Steffens, segretario e tesoriere di Communications Workers of America, si augura che Game Workers Alliance venga riconosciuto ufficialmente da Activision-Blizzard. "Chiediamo al management di Activision Blizzard di rispettare i lavoratori di Raven Software riconoscendo volontariamente e senza esitazioni il sindacato. Un accordo collettivo offrirà ai dipendenti del QA di Raven una voce sul posto di lavoro, migliorando i giochi che producono e rendendo la compagnia più forte. Il riconoscimento volontario è la strada più ragionevole da seguire".

La protesta degli impiegati di Raven Software è cominciata lo scorso dicembre, quando Activision Blizzard ha scelto di non rinnovare il contratto di 12 tester del dipartimento del Controllo di Qualità nonostante nei mesi precedenti avesse promesso loro una promozione e un aumento salariale. Il tutto accade appena tre giorni dopo l'annuncio shock dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft e in un periodo di profondo rinnovamento interno scatenato dalla denuncia di maltrattamenti ai danni delle dipendenti indirizzata alle alte sfere di Activision Blizzard.