Come finisce God of War? Il finale dell'epico viaggio di Kratos e Atreus

Come finisce God of War? Il finale dell'epico viaggio di Kratos e Atreus
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Se non siete tra quei fortunati ad aver giocato God of War per PlayStation 4 e volete sapere come finisce, oppure volete semplicemente rispolverare qualche piacevole ricordo della sua epica storia, parleremo qui brevemente dei due finali di questo titolo di successo.

Va da sé che, se avete intenzione di giocarlo (magari nella sua versione remastered per PS5), è altamente consigliato interrompere la lettura!

Un finale epico per un'epica avventura

La parte finale di God of War fa da ciliegina sulla torta per una trama già avvincente e piena di epicità e colpi di scena, perfettamente in linea, del resto, con i capitoli precedenti della serie.

Dopo aver scoperto che la cima più alta dei Nove Regni si trova a Jotunheim, il regno dei giganti, Kratos e Atreus compiono un viaggio colmo di pericoli per scoprire come raggiungere quel luogo, tagliato fuori dalle radici di Yggdrasil (l'Albero del Mondo, che fa da ponte tra i Regni).

Grazie all'aiuto del saggio Mimir riescono a recuperare la Runa di Tyr (o Runa Nera), un dio buono amico dei giganti, che viaggiava molto e aveva ideato dei portali speciali di cui si serviva per compiere le sue traversate tra i Regni. Una volta ricollegato il Regno di Jotunheim alle radici di Yggdrasil, i due protagonisti scoprono che oltre alla Runa è necessario anche l'occhio onniveggente di Mimir, incastonato nella statua di Thor che Jormungandr, il serpente gigante del lago, ha in precedenza distrutto e divorato.

L'enorme guardiano del Lago consente a Kratos e figlio di entrare al suo interno per cercare l'occhio (una parte del gioco veramente intrigante, in cui ci si rende conto delle effettive dimensioni del serpente). Non appena i due recuperano l'oggetto, si accorgono che Jormungandr è scosso da qualcosa che lo sta attaccando all'esterno: è Baldur, più che determinato a trovare e uccidere Kratos e catturare Atreus. Il serpente è costretto a rigurgitare i due, che finiscono vicino al corpo di Thamur, il gigante ucciso da Thor col suo stesso scalpello.

Qui ha luogo lo scontro finale: Kratos e Baldur si scontrano violentemente, mentre Freya, la madre di Baldur, cerca di fermarli prendendo il controllo del cadavere del gigante. Durante lo scontro Baldur colpisce Atreus, che nel tentativo di difendere il padre si frappone tra i due: è così che l'arrogante e disperato dio viene ferito dalla punta di una delle frecce di Atreus fatte col vischio, che Kratos aveva usato per rinforzare la sua faretra.

Il vischio rompe l'incantesimo di invulnerabilità che Freya aveva lanciato sul figlio (il quale lo considerava da sempre una maledizione) per proteggerlo, rendendo quindi possibile la sua morte definitiva per mano di Kratos. Il ruolo della pianta è qui chiaramente ripreso dai miti nordici, secondo i quali Baldur (o Baldr) è invulnerabile finché non viene punto con un ramoscello di vischio da Loki; la sua morte dà inizio al Ragnarok, l'apocalisse.

Freya promette vendetta ma si ritira. A questo punto Kratos e Atreus possono finalmente compiere i passi finali del loro viaggio, non più ostacolati da alcuno. Raggiungono Jotunheim, il regno dei giganti, dove scoprono che tutti i suoi abitanti sono morti e che Atreus potrebbe essere molto più che un semplice semidio.

Sulla cima più alta Kratos sparge, finalmente, le ceneri della moglie Faye, adempiendo alla sua promessa.

Il finale segreto

Diversi anni dopo, ci viene mostrata una scena che molti considerano il finale "segreto" del gioco. Durante una tempesta di fulmini, infatti, compare di fronte alla modesta casa di legno di Kratos il dio del tuono in persona, Thor, probabilmente intenzionato a vendicare la morte dei figli Magni e Modi per mano dello spartano. Un possibile riferimento al seguito del gioco? Molto probabile, così come è probabile il titolo che avrà God of War 2: Ragnarok.