Come si hackera il cervello di un nemico in Cyberpunk 2077? Ce lo spiega CD Projekt

Come si hackera il cervello di un nemico in Cyberpunk 2077? Ce lo spiega CD Projekt
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Nel nuovo mini-diario di sviluppo di Cyberpunk 2077 pubblicato su Twitter da CD Projekt RED, il Level Designer Miles Tost, ci parla del bizzarro sistema che utilizzeremo per hackerare il cervello dei nemici.

Pur senza mostrarci delle scene di gioco propriamente dette, lo sviluppatore della software house polacca ci aiuta a calarci nella dimensione sci-fi di Cyberpunk 2077 raccontandoci di come il protagonista V sia capace di innestarsi sul polso dei nanotubi con cui riuscire a interfacciarsi al sistema operativo neurale degli avversari.

Il sistema illustrato da Tost somiglia a quello intravisto di sfuggita nel lungo video gameplay pubblicato da CD Projekt nelle settimane successive all'E3 2018, seppur con delle sottili ma importanti differenze rappresentate dal "contesto narrativo". In quell'occasione, infatti, il netrunner V si è servito dei Nanowires innestati sul suo braccio bionico per stabilizzare i parametri vitali di un PNG, salvo poi riutilizzarli in una fase di combattimento per accedere all'UI mnemonica di un nemico, sperando così di mandarne in crash il sistema operativo e guadagnare del tempo prezioso nelle sparatorie o indurlo a compiere azioni contro la sua volontà.

Non sappiamo, quindi, se il nuovo sistema di hacking basati sui Nanowires illustrato da Tost differirà da quello ammirato a metà 2018: per scoprirlo, non ci resta che attendere il 16 aprile del 2020 per tuffarci nella giungla urbana di Night City (e relative zone esterne) con l'uscita di Cyberpunk 2077 su PC, PS4 e Xbox One.