Console next-gen: un insider parla di PlayStation 4, Xbox One e Wii U

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Aggiornamento del 13 maggio ore 10:45 - Aggiunte altre dichiarazioni rilasciate dallo sviluppatore anonimo. Notizia originale - Un misterioso insider ha parlato a ruota libera di Xbox One, PlayStation 4 e Wii U in un lungo post su Reddit: la fonte preferisce rimanere anonima ma fa sapere di essere uno sviluppatore con sette anni di esperienza nel settore. L'informatore ammettere di avere una netta preferenza per PlayStation 4, anche a causa delle politiche di Sony, volte a favorire i titoli indie, mentre Microsoft è ancora troppo chiusa nei confronti dei piccoli sviluppatori. A proposito della casa di Redmond, le voci che circolano riguardo la vendita della divisione Xbox sono del tutto false, entrambe le società non sarebbero intenzionate a mollare questo business.

L'insider continua poi parlando dei kit di sviluppo delle due piattaforme, ad oggi sviluppare su Xbox One risulta molto complesso, sebbene gli ingegneri siano al lavoro per migliorare questo aspetto e facilitare il lavoro delle software house, dal punto di vista delle capacità tecniche entrambe le piattaforme sono comunque di ottimo livello. I kit di sviluppo sono molto diversi tra loro, quasi tutti i developer iniziano programmando il codice su PC e trasferendolo poi sui devkit: questa operazione è semplice da eseguire sulla console Sony mentre risulta più laboriosa su Xbox One, ad esempio basta un semplice abbassamento di tensione della rete elettrica e il kit deve essere riconfigurati. Lo sviluppo dei titoli multipiattaforma è relativamente più facile che in passato e gli sviluppatori sembrano molto contento del successo riscosso dai titoli free to play, che su PS4 hanno raggiunto numeri in alcuni casi superiori rispetto alle controparti PC. Sappiamo poi che la casa di Redmond fornisce gratuitamente i kit agli studi indipendenti mentre i prezzi per le grandi società sono praticamente irrisori. Durante lo sviluppo è cosa comune adattare il codice per le esigenze delle due piattaforme, operazione che ovviamente porta via moltissimo tempo. Motori come l'Unreal Engine favoriscono il lavoro ma in ogni caso sarà spesso necessario scrivere due volte il codice. Middleware del genere sono molto amati dagli artisti e poco tollerati dai programmatori, che si trovano a dover mettere le mani su sorgenti piuttosto complessi da gestire. La memoria condivisa tra CPU e GPU permette agli sviluppatori di lavorare con più liberta, dato che non bisogna preoccuparsi di limitazioni come la memoria a disposizione.

L'insider continua parlando del futuro delle console, a suo dire Xbox One e PlayStation 4 non saranno le ultime piattaforme a giungere sul mercato, riguardo il ciclo di vita delle console, Sony ha un approccio globale, le vecchie console vendono bene nei paesi in via di sviluppo e la società continua a supportarle, al contrario di Microsoft. I migliori titoli si vedranno comunque alla fine della generazione, quando i programmatori scopriranno algoritmi capaci di sfruttare al massimo le potenzialità delle console. Spazio anche per i porting da console a PC: non si tratta di un'operazione particolarmente complessa, anche se molti aziende pensano non valga la pena impegnarsi troppo sotto questo aspetto. La misteriosa "gola profonda" critica poi Microsoft per le politiche relative alla sicurezza, regole fin troppo rigide che finiscono per penalizzare sviluppatori e publisher.

Infine, spazio anche per le opinioni personali: lo sviluppatore anonimo loda PlayStation 4, merito di una scheda di rete migliore e della maggior durata delle batterie del controller. Tuttavia la piattaforma Sony non è perfetta, a suo dire la società ha spinto troppo sul supporto per la risoluzione 4K ma la console non è abbastanza potente per gestire questo aspetto. Lo sviluppatore ammette poi di non aver mai sviluppato su PlayStation Vita ma molti suoi colleghi sono entusiasti della semplicità con cui è possibile effettuare porting di vecchi titoli su questa macchina. Infine, due parole su Wii U, la console Nintendo non rientra nei piani della maggior parte publisher e in ogni caso gli sviluppatori più grandi si rifiutano di lavorare su questo sistema, titoli di grandi richiamo sono spesso affidati a studi piccoli e sconosciuti, con risultati disastrosi per quanto riguarda la qualità finale dei prodotti. Chiudiamo ricordando che si tratta di dichiarazioni rilasciate da una fonte che ha preferito non svelare la sua identità per non compromettere la sua carriera all'interno di questo settore.