Covid-19 e videogiochi: novità sul vaccino causano calo nelle azioni dei team di sviluppo

Covid-19 e videogiochi: novità sul vaccino causano calo nelle azioni dei team di sviluppo
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Nel corso del 2020, la globale emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha avuto un impatto su sostanzialmente ogni forma di attività economica e commerciale.

Non fa eccezione il mercato videoludico, che a partire dal mese di marzo ha visto scontrarsi due tendenza contrastanti. Da un lato, la necessità di passare in maniera massiccia allo smart-working ha avuto conseguenze negative sui processi creativi, con moltissime software house interessate da ritardi sulle tabelle di marcia interne: una circostanza di recente ribadita dal rinvio di giochi Square Enix. Da Cyberpunk 2077 a Marvel's Avengers, sono stati molti i giochi posticipati nel corso dell'anno. Parallelamente, la forzata permanenza tra le mura domestiche di milioni di persone ha visto i videogiochi trasformarsi in uno strumento di svago particolarmente diffuso, con impennate in termini di rendite per il settore, sia sul fronte hardware sia su quello software.

Non sorprende dunque eccessivamente che l'annuncio recentemente condiviso dalla casa farmaceutica Pfizer abbia scosso il mercato azionario del settore tech. Ad esempio, le novità legate a un possibile vaccino per il Coronavirus hanno fatto crollare le azioni Amazon e Netflix. Non esente l'universo videoludico, che -come rilevato dall'analista Thomas Bidaux - ha visto calare il valore delle azioni di molte software house. Tra queste ultime, CD Projekt RED, Ubisoft, EA, Take Two e Activision Blizzard. Una correlazione finanziaria prevedibile, che potrebbe manifestare ancora i suoi effetti nel corso dei prossimi mesi.