Cyberpunk 2077, chiusa la class-action: 1,8 milioni di dollari di rimborso agli azionisti

Cyberpunk 2077, chiusa la class-action: 1,8 milioni di dollari di rimborso agli azionisti
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Il tormentato e complesso debutto di Cyberpunk 2077 si è tristemente associato all'espressione "rimborso". Nel caos che ha seguito i primi giorni di presenza del gioco sul mercato, non sono mancate nemmeno le azioni legali nei confronti del team di sviluppo.

In particolare, molti degli azionisti di CD Projekt RED avevano accusato la software house polacca di assenza di trasparenza nei loro confronti. Da queste premesse, aveva infine preso il via una class-action, che ha riunito sotto la propria ala quattro differenti procedimenti giudiziari avviati dagli investitori. Ora, l'azione giudiziaria si è conclusa con il raggiungimento di un accordo tra le parti in causa.

Nello specifico, CD Projekt RED - riferisce The Verge -, ha accettato di corrispondere agli azionisti la somma di 1.850.000 dollari, ovvero circa 1,6 milioni di euro, al cambio attuale. Tale accordo necessita con tutta probabilità di un'ulteriore ratifica da parte delle autorità giudiziarie, ma per il momento pare che la disputa abbia effettivamente raggiunto il capolinea.

La somma, per quanto ovviamente importante, non sembra incidere in maniera determinante sul bilancio complessivo del progetto Cyberpunk 2077. Con circa 300 milioni di dollari di costi di produzione rientrati nei primi giorni di distribuzione, il team ha ampiamente rientrato le spese sostenute per il GDR. Ad oggi, gli analisti calcolano che Cyberpunk 2077 abbia venduto circa 17 milioni di copie, che tuttavia, in altre circostanze, avrebbero tranquillamente potuto essere 30 milioni.