Days Gone 2, Matt Piscatella vs Garvin: la colpa non è dei consumatori

Days Gone 2, Matt Piscatella vs Garvin: la colpa non è dei consumatori
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In seguito all'emergere di un report con il quale il noto giornalista Jason Schreier ha dichiarato la presunta cancellazione di Days Gone 2, si è scatenato un vero e proprio dibattito intorno alla materia.

Da un lato, i videgiocatori che avevano apprezzato l'epopea tra zombie e motociclette di Deacon St. John hanno avviato una petizione a Sony, mentre diversi attori del settore hanno condiviso molteplici dichiarazioni. Tra queste ultime, troviamo le parole dell'autore videoludico John Garvin, Game Director proprio di Days Gone. Di recente, intervistato da David Jaffe, quest'ultimo ha offerto la propria opinione in merito all'assenza di sequel per determinate produzioni. Garvin, nello specifico, ha criticato i giocatori che non acquistano a prezzo pieno i titoli ai quali sono interessati, preferendo invece attendere sconti o promozioni.

A tali considerazioni, ha replicato Matt Piscatella, noto analista videoludico parte del team di NPD Group. "Se un gioco non vende bene al lancio, - ha scritto quest'ultimo su Twitter - molto probabilmente è colpa del gioco, della sua campagna marketing o del suo prezzo, che hanno fallito nell'incentivare il consumatore all'acquisto. Incolpare il consumatore per un gioco che non vende bene al lancio è un po' fuori strada". Piscatella ha poi rievocato di come abbia negli anni preso parte al lancio di centinaia di giochi, anche con casi di fallimenti. Questi ultimi, afferma, hanno portato a chiedersi "cosa fosse andato male, cosa avremmo potuto fare meglio la volta successiva. Se qualcuno non comprava il gioco era colpa nostra, non loro".