Days Gone: l'importanza del ciclo giorno-notte ne ha determinato il nome

Days Gone: l'importanza del ciclo giorno-notte ne ha determinato il nome
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I curatori dei canali social ufficiali di PlayStation danno a John Garvin di Sony Bend, direttore creativo di Days Gone, l'opportunità di svelare il motivo della scelta di questo particolare nome per il suo kolossal post-apocalittico a mondo aperto.

"La cosa migliore del nome di Days Gone è che si presta a molteplici interpretazioni", ha esordito Garvin aggiungendo che "ad esempio può significare che 'il giorno dell'umanità' è ormai finito, ma anche che il ciclo giorno-notte ricopre un ruolo importante nelle meccaniche di gioco. Quando il mondo si fa buio ci sono pericoli maggiori e sfide aggiuntive legate ai mostri come trappole e agguati".

"Il ciclo giorno-notte è molto importante in Days Gone, quindi sotto questo aspetto è un elemento che si sposa alla perfezione col titolo del gioco", conclude John Garvin suggerendo ai futuri emuli di Deacon St. John di prestare particolare attenzione ai pericoli che li attendono decidendo di percorrere le strade dell'Oregon digitale del gioco dal tramonto all'alba.

Per mitigare l'attesa dei fan per l'uscita dell'ambizioso action free roaming di Sony Bend, il buon Alessandro Bruni si è cimentato con le sfide della prima ora di gioco di Days Gone e risposto alle domande della community prima che la nostra recensione sia online il 25 aprile, giusto in tempo per il lancio della nuova esclusiva PlayStation 4 che ricordiamo essere prevista per il 26 aprile.