Death Stranding, parlano Kojima e i doppiatori: storia commovente e personaggi complessi

Death Stranding, parlano Kojima e i doppiatori: storia commovente e personaggi complessi
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Si sono infine conclusi gli appuntamenti dedicati a Death Stranding nel corso del Tokyo Game Show, con l'ultimo panel che ha visto protagonisti i doppiatori giapponesi dei principali personaggi del gioco.

Durante l'evento, ognuno degli interpreti selezionati da Kojima ha espresso alcune considerazioni sul proprio ruolo e sul mondo di Death Stranding, alcuni direttamente dal palco del TGS, altri tramite dei video-messaggi. Alcune di queste, si sono rivelate particolarmente intriganti, fornendo delle anticipazioni sui personaggi che incontreremo.

Satoshi Mikami (Troy Baker), insieme a Kojima, ha affermato di non poter condividere sostanzialmente alcuna informazione sul personaggio di Higgs, perchè ogni dettaglio rappresenterebbe uno spoiler. Tuttavia, ha potuto suggerire che quest'ultimo "non è poi così tanto un villain". Allo stesso modo, il cast non ha potuto svelare i significati dei nomi di Deadman e Die-Hardman, ma Kojima ha assicurato che una volta terminato il gioco le scelte ci appariranno perfettamente chiare. Kazuhiro Yamaji (Mads Mikkelsen) ha invece invitato il pubblico ad attendersi grandi sorprese dal personaggio di Cliff nell'ambito della trama del gioco. Le interpreti di Fragile (Léa Seydoux) e di Amelie (Lindsay Wagner) hanno infine sottolineato come i loro personaggi presentino numerose sfaccettature.

Durante il panel, è stato inoltre ribadito come i giocatori saranno commossi dal finale di Death Stranding, un argomento sul quale Kojima si è espresso anche tramite il suo account Twitter. Sul social network, il game director scrive: "Death Stranding è un titolo in cui vi sentirete molto soli giocandolo. La natura che vi circonda è bellissima ma anche implacabilmente severa, i corrieri forzati a contenere una tensione spaventosa, e le creature arenate sono così oscure e terrificanti[...]". In un secondo cinguettio, Kojima parla di Death Stranding definendolo come una produzione dai toni oscuri e seri, ma con una trama commovente.

Infine, Kojima e Ayako, assistente del director, hanno ribadito su Twitter l'importanza della Private Room in Death Stranding e la natura open world del gioco, che consente di scegliere se evitare o meno aree in cui si trovano delle Creature Arenate. Curiosi di poter provare il gioco in prima persona? Nell'attesa, sulle pagine di Everyeye trovate un nuovo approfondimento dedicato al gameplay di Death Stranding ed il commento in italiano al secondo gameplay del Tokyo Game Show.