Destiny 2 e la community tossica: Bungie ha ridotto le comunicazioni con i fan

L'aggressività e le molestie online da parte dei giocatori nei confronti non solo di altri utenti, ma anche delle stesse software house e relativi dipendenti, è una questione sempre più controversa e dibattuta, soprattutto alla luce di alcuni pesanti eccessi visti nelle scorse settimane.

E' stato ad esempio molto grave il caso di una sviluppatrice di God of War vittima di molestie virtuali, con diversi giocatori che hanno inviato ad Estelle Tigani foto intime non desiderate pur di scoprire la data d'uscita dell'attesissima esclusiva PlayStation. Ancora, a causa dei ripetuti insulti e minacce ricevuti per lo stile grafico adottato, Ron Gilbert ha dovuto chiudere le comunicazioni su Return To Monkey Island, manifestando tutta la sua amarezza per il comportamento degli "appassionati".

Al coro si aggiunge adesso anche Bungie: gli autori di Destiny 2 si sono infatti ritrovati nella medesima situazione di Gilbert, costretti a dover limitare le comunicazioni con l'utenza a causa dei comportamenti scorretti di una parte della community legata al popolare sparatutto online. A confermarlo è stato il senior community manager della compagnia, noto su Twitter come dmg04.

"Sogno un giorno in cui gli sviluppatori di videogiochi (di qualsiasi studio) possano discutere apertamente dei loro lavori senza essere molestati. Molti nei commenti dicono di non tollerare le molestie. Spero quindi che si battano contro queste situazioni quando si accorgono che loro amici o familiari le stanno portando avanti", afferma il manager, confermando che "i casi di molestie contro i nostri sviluppatori ci hanno reso sempre più difficile comunicare con la nostra ampia community. Ciò ha colpito non solo il nostro studio, ma tanti altri".

E dmg04 conclude con una speranza, impossibile da non condividere: "Mi auguro che sempre più persone possano mobilitarsi contro questi atteggiamenti in qualunque community, che sia videoludica o meno".