Detroit Become Human: critiche per la scena di violenza domestica, Cage risponde

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Ieri, nel corso della conferenza di apertura della Paris Games Week 2017, Sony ha condiviso un nuovo trailer di Detroit Become Human che nelle ultime ore ha fatto parlare di sé a causa della presenza di alcune scene considerate da alcuni utenti e giornalisti troppo forti e cruente.

Qualora vogliate evitare spoiler di alcun tipo, vi invitiamo a interrompere qui la lettura.
La sezione mostrata durante la conferenza vede come protagonisti Kara, un padre e una figlia in tenera età, ed è totalmente incentrata sul tema della violenza domestica, trattato da David Cage in maniera cruda e realistica. Il filmato a un certo punto ci rivela che una serie di scelte sbagliate potrebbe portare all'uccisione della bambina da parte del padre stesso. Eurogamer ha intervistato l'autore, chiedendogli come mai abbai deciso di trattare una tematica di questo tipo nel suo nuovo progetto.

"Cosa ne penso? Provo a raccontare una storia che abbia importanza per me, che trovo commovente, interessante ed emozionante; il mio ruolo come autore è magari quello di consegnare qualcosa che il pubblico non si aspetta. Farei bene il mio lavoro se creassi il gioco che gli altri vogliono che io faccia? Non credo. Sto lavorando su qualcosa che trovo toccante e significativo. E penso che per comprendere appieno, bisogna giocare il titolo vero e proprio e capirne il contesto. Io non glorifico mai la violenza, è un mio principio, non faccio mai niente senza una giustificazione. Ci deve essere un fine, un senso, qualcosa che sia significativo per le persone. [...] Perché ho voluto fare tutto questo? Per me è una scena forte, struggente, volevo mettere il giocatore nei panni di questa donna. Ho scelto il suo punto di vista. Se avessi scelto il punto di vista dell'uomo sarebbe potuta essere stata una storia completamente differente, con emozioni completamente differenti, ma in questo caso ho scelto la sua prospettiva. C'è un contesto, c'è una ragione: da dove viene e dove andrà. Ciò che è importante per me è poter dire che un gioco ha lo stesso diritto di un film o un libro di esplorare un tema come la violenza domestica".