Diablo 4: rischio crunch concreto per rispettare la data d'uscita, secondo un report

Diablo 4: rischio crunch concreto per rispettare la data d'uscita, secondo un report
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Dopo tante voci di corridoio, dal palco dei Game Awards 2022 è stata finalmente rivelata la data d'uscita di Diablo 4 attraverso un nuovo trailer. Il nuovo episodio della serie Blizzard Entertainment arriverà su PC e console PlayStation e Xbox il 6 giugno 2023.

Tuttavia, sembrano già esserci delle ombre sul debutto del gioco a metà del nuovo anno, con il rischio che i dipendenti siano costretti al crunch per rispettare le scadenze appena confermate. A sostenerlo è un nuovo report del Washington Post, che avrebbe parlato con 15 persone tra attuali ed ex membri Blizzard, rimaste anonime: stando a quanto emerso dalle interviste svolte, sembra che per tutti i lavoratori andare incontro a "straordinari significativi" sia una possibilità molto concreta per pubblicare il gioco a giugno come previsto.

I dipendenti interpellati dal Washington Post hanno inoltre rivelato che lo sviluppo di Diablo IV è stato afflitto da numerose disorganizzazioni interne nel corso degli ultimi cinque anni, che hanno portato il team a posticipare più volte il lancio dell'opera: l'obiettivo originale di Blizzard era di pubblicare il nuovo Diablo principale nel 2021, per poi spostare il debutto sul mercato a dicembre 2022, aprile 2023 ed infine al 6 giugno 2023, la data poi ufficialmente comunicata al pubblico.

Quest'ultima sembra tra l'altro definitiva, dato che alcuni dipendenti avrebbero confermato al Washington Post che "siamo arrivati ad un punto in cui non abbiamo più intenzione di rinviare ulteriormente il gioco, dunque dobbiamo proseguire su questa strada e capire quanto siamo intenzionati a farci del male pur di far uscite il gioco in uno stato accettabile".

In aggiunta, l'articolo riporta anche di grossi cambiamenti apportati allo script del gioco negli scorsi anni, con inclusione di tematiche relative a violenze sessuali considerate dai dipendenti del tutto fuori luogo all'interno di un gioco come Diablo. In merito a questo particolare, il Post si è messo in contatto con un portavoce di Blizzard, il quale ha spiegato che questo tipo di tematiche "erano state ipotizzate tre anni fa sotto una differente leadership come retroscena sui personaggi, e non come effettivi contenuti di gioco. All'epoca vennero considerati inappropriati, e dunque abbiamo seguito una direzione diversa".

Quanto emerso dal report del Washington Post va comunque preso con le pinze non essendoci riscontri o dichiarazioni ufficiali più approfondite da parte di Blizzard. Concentrandoci invece sul gioco vero e proprio, abbiamo avuto modo di provare a fondo Diablo 4, raccogliendo le prime impressioni positive sul sistema di combattimento.