Diablo Immortal: il CEO di Blizzard difende le microtransazioni del gioco

Diablo Immortal: il CEO di Blizzard difende le microtransazioni del gioco
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Sin dal suo debutto, Diablo Immortal ha causato un'ondata di polemiche da parte degli utenti che non hanno gradito l'aggressiva implementazione delle microtransazioni nell'hack 'n' slash free-to-play per PC e dispositivi mobile.

Le microtransazioni di Diablo Immortal sono ritenute generalmente un problema ingombrante nell'esperienza dell'action game, tanto che Maxroll e diversi content creator hanno abbandonato il titolo. Nonostante questo, Mike Ybarra, CEO di Blizzard Entertainment, crede che le polemiche siano fuori luogo e specifica che le microtransazioni entrano in gioco soltanto nelle fasi endgame di Diablo Immortal.

"Quando pensiamo alla monetizzazione ci diciamo: "Come possiamo offrire un'esperienza 'Diablo' gratuita a centinaia di milioni di persone, dove è possibile letteralmente fare il 99,5% di tutto nel gioco? La monetizzazione arriva alla fine del gioco", ha dichiarato Ybarra. "La filosofia è sempre stata quella di mettere davanti un gameplay eccezionale e assicurarsi che centinaia di milioni di persone possano affrontare l'intera campagna senza alcun costo. Da questo punto di vista, mi sembra davvero una buona introduzione a Diablo".

Al netto delle polemiche, le microtransazioni di Diablo Immortal hanno già fruttato 49 milioni di dollari a Blizzard Entertainment, con una media di 1 milione di dollari incassati ogni giorno. Il malumore dell'utenza non finisce qui: alcuni credono che il nuovo boss del gioco sia fin troppo forte.