Dai disastri del TwitchCon al taglio dei guadagni: l'hashtag BoycottTwitch diventa virale

Dai disastri del TwitchCon al taglio dei guadagni: l'hashtag BoycottTwitch diventa virale
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Il terribile incidente al TwitchCon per la streamer ex attrice hard Adriana Chechik fa da volano alla protesta scatenata sui social da numerosi fan che, in queste ore, stanno chiedendo alla community di boicottare la piattaforma in streaming di Amazon.

Dietro alla richiesta avanzata da chi sta contribuendo in queste ore a trasformare l'hashtag #BoycottTwitch in un fenomeno social troviamo tutta una serie di problematiche e di critiche avanzate dalla community.

Oltre al già citato caso della streamer che si è rotta la schiena partecipando al TwitchCon, i promotori di questa protesta esortano gli utenti a boicottare la piattaforma di streaming e a cancellare la propria sottoscrizione per manifestare apertamente la propria contrarietà alla nuova ripartizione dei ricavi e ad altri aspetti che coinvolgono, direttamente o meno, gli organizzatori dello stesso TwitchCon.

Partendo dall'incidente di Chechik e dal taglio dei guadagni per gli streamer premium su Twitch, le accuse mosse da chi sta portando avanti questa protesta citano i disastri compiuti dagli organizzatori del TwitchCon nella gestione dell'intero evento, ad esempio con le code generate dalla mancata pianificazione degli ingressi, l'assenza di controlli sulle bevande (con relativi rischi di violenza sessuale per l'utilizzo di sostanze psicoattive) o il trattamento riservato agli spettatori con disabilità.