Dragon Age: il successo di Skyrim non ha modificato i piani di Bioware

The Elder Scrolls V: Skyrim è uno dei titoli che più di tutti ha modificato il modo di approcciarsi al genere RPG. Il videogioco di Bethesda ha sicuramente messo un punto fermo nell'esperienza di ogni giocatore, ma Bioware, pur elogiando il lavoro svolto dalla software house concorrente, non sembra aver intenzione di modificare le carte in tavola per il prossimo capitolo di Dragon Age, qualunque esse siano. Lo si evince da un'intervista rilasciata alla redazione di Kotaku in occasione del lancio di Star Wars: The Old Repubblic, in cui i co-fondatori dello studio, Greg Zeschuk e Ray Muzyka, hanno discusso degli elementi presenti nelle serie di The Elder Scrolls e Dragon Age.

Sebbene Zeschuk ha ammesso di non aver giocato a Skyrim, Muzyka ha giocato i primi momenti del gioco.
"Sono assolutamente felice di ciò che Bethesda ha realizzato. E' un mondo così bello che ci si può perdere all'interno. E lo studio ha realizzato un lore molto ricco, che permette al giocatore di avere la sensazione di essere parte della storia, e che le proprie azioni hanno conseguenze su di essa. E' un aspetto grandioso ed importante anche per noi, all'interno dei nostri giochi".
I due hanno riconosciuto che Dragon Age II, sebbene sia stato un gioco molto popolare, abbia disatteso le aspettative dei fan più accaniti.
"Pensiamo che Dragon Age II sia uscito bene in molti aspetti, ma abbiamo pensato molto a come recuperare alcune cose belle presenti anche in Dragon Age Origins."
Nessuno dei due ha però offerto maggiori dettagli su cosa aspettarci dal terzo episodio di Dragon Age, ma Muzyka ha affermato che entrambi i fan di Dragon Age Origins e di Skyrim saranno felici dei prossimi annunci.