Driveclub, Driveclub VR e Bikes saranno rimossi da PS Store; server verso la chiusura

Driveclub, Driveclub VR e Bikes saranno rimossi da PS Store; server verso la chiusura
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Con un comunicato ufficiale, Sony Interactive Entertainment ha annunciato che Driveclub, Driveclub VR e Driveclub Bikes (e i relativi DLC) verranno rimossi dal PlayStation Store alle ore 00:59 del 1° settembre 2019. Di conseguenza, a partire da tale data le versione digitali dei suddetti giochi non potranno più essere acquistate.

Le brutte notizie non terminano qui, dal momento che i server online di tutti e tre i giochi verranno chiusi alle ore 00:59 1° aprile 2020. Tutte le funzionalità online, incluse le modalità multigiocatore e le classifiche, non saranno più accessibili. I giocatori non potranno:

  • Usare il pass stagionale online.
  • Rappresentare il tuo Club online negli eventi multigiocatore e nei tour.
  • Giocare in modalità multigiocatore online e partecipare alle sfide.
  • Creare i tuoi eventi.
  • Gareggiare nelle classifiche o condividere statistiche e progressi.

Tutti i contenuti offline e il download dei titoli, ovviamente, continueranno ad essere disponibili per coloro che li hanno acquistati in passato. Sony ha fatto inoltre sapere che sarà ancora possibile sbloccare i trofei: alcuni, tuttavia, coinvolgono le funzionalità online, quindi con tutta probabilità non potranno più essere ottenuti dopo il 1° aprile 2020. Stiamo parlando di alcuni trofei di Driveclub come "Così inizia tutto", che chiede ai giocatori di inviare una sfida ai propri amici, oppure "Imbattibile", che invece richiede la vittoria in 5 sfide inviate ad altri giocatori.

La comunicazione arriva come un fulmine a ciel sereno: dopo un lancio disastroso, il titolo dell'ormai defunta Evolution Studios era riuscito a guadagnarsi il favore dei fan a suon di contenuti di qualità e aggiornamenti corposi. La compagnia giapponese non ha spiegato i motivi che l'hanno condotta a tale scelta: possiamo ipotizzare che la rimozione sia dovuta alla scadenza dei diritti sui marchi, mentre la chiusura dei server alla ridotta popolazione online.