Né Elder Scrolls né Starfield: Todd Howard preferisce creare storie nel mondo di Fallout

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Nei giorni in cui si celebra il venticinquesimo anniversario di Fallout, Bethesda ha pubblicato una nuova video-retrospettiva sulla serie post-atomica. Stavolta, si è concentrata sui motivi che la rendono speciale agli occhi dei suoi stessi creatori.

"Perché amiamo Fallout?" è la domanda che si sono posti i ragazzi di Bethesda Softworks. A dare una risposta ci ha pensato anche il capo in persona, Todd Howard, il quale ha tessuto le lodi del mondo di Fallout, in assoluto il suo preferito quando c'è da creare nuove storie e implementare idee inedite.

"È di gran lunga il mondo più divertente nel quale lavorare quando sei alle prese con la creazione di un videogioco", ha affermato. "Qualsiasi sia l'idea folle che ti viene in mente, puoi trovare un modo per inserirla in un gioco di Fallout. Può spaziare dal dramma all'umorismo di serie B, per poi virare a intrecci oscuri e temi post-apocalittici".

Negli anni il mondo di Fallout ha dimostrato di poter fare da sfondo ad un'ampia varietà di situazioni. Nelle zone contaminate di Washington D.C., New Vegas e Boston, personaggi stravaganti, storie irriverenti e dialoghi ironici coesistono amabilmente con toni cupi, ghoul famelici e atmosfere da fine dal mondo. In un contesto del genere, ha ammesso Howard, i creatori di videogiochi possono letteralmente sbizzarrirsi.

Evidentemente lo pensano anche i modder: mentre vi scriviamo, un paio di collettivi di sviluppatori amatoriali sono alle prese con la creazione di Fallout Miami e Fallout London, due distinte mod ricche di nuove storie da vivere.