Esport alle Olimpiadi: la strada è ancora lunga, segnali di chiusura?

Esport alle Olimpiadi: la strada è ancora lunga, segnali di chiusura?
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Come sappiamo, il dibattito attorno all'opportunità di includere o meno il gaming competitivo nel circuito olimpico è sempre acceso e con tutta probabilità non è destinato a placarsi molto presto.

Il panorama è quantomai sfaccettato: ad aperture, corrispondono segnali di chiusura; uno di questi (parzialmente) è arrivato nel weekend, al settimo Summit del CIO a Losanna.

I membri del Comitato hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano che "la discussione sull'inclusione di esports / egames nel programma olimpico è prematura".

La dichiarazione, pur concordando sul fatto che “il movimento sportivo è in competizione con l'industria esports / egames per il tempo libero dei giovani, il Summit ha convenuto che il Movimento Olimpico non dovrebbe ignorare la sua crescita, in particolare a causa della sua popolarità tra le giovani generazioni in tutto il mondo”.

Il Comitato, però, ha citato diverse "problematiche" che renderebbero difficile portare i videogiochi alle Olimpiadi, compresa la frammentazione e la competizione dell'industria dei videogiochi, il fatto che l'esport è “commercially driven” e, non ultimo, la rapida evoluzione tecnologica che renderebbe molti giochi superati in brevissimo tempo.

Ha anche ribadito la convinzione del CIO secondo cui "alcuni non sono compatibili con i valori olimpici", riferendosi ovviamente alla violenza. Tuttavia, la statuizione ha fatto un'eccezione per i videogiochi che simulano direttamente gli sport già esistenti, come FIFA di EA Sports, incoraggiando le federazioni sportive internazionali a studiare i potenziali benefici della cooperazione con quei giochi.

Tra i partecipanti al Summit c'erano membri del CIO americano Anita DeFrantz e Larry Probst, l'attuale presidente ed ex CEO di Electronic Arts.

La dichiarazione è limitata all'argomento degli esport nel programma sportivo olimpico ufficiale. Tutti hanno concordato, però, sulla possibilità di invitare gli stakeholder del settore per un confronto sull'argomento.

Se volete saperne di più vi rimandiamo al documento ufficiale del Comitato Olimpico.