Everybody's Gone to the Rapture: rimosso il limite di tempo

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Everybody's Gone to the Rapture, interessante avventura grafica in prima persona sviluppata in esclusiva su PlayStation 4, dice addio al limite di tempo di un'ora inserito inizialmente. I motivi di questa scelta sono stati illustrati da Dan Pinchbeck, responsabile di produzione presso The Chinese Room, già conosciuti per Dear Esther.

L'obiettivo iniziale, secondo quanto dichiarato ad Eurogamer, era quello di proporre un prodotto che mettesse il giocatore davanti a un limite di tempo di un'ora per spingerlo a rigiocare l'avventura più volte e scoprire i vari segreti celati nel mondo di gioco. Tuttavia, con il passare delle settimane, il team ha realizzato che non era una buona idea: per fare un paragone, sarebbe come se qualcuno all'improvviso costringesse il lettore a interrompere un libro a trenta pagine dalla fine. L'idea poteva considerarsi originale, ammette Pinchbeck, ma incompatibile con la necessità di offrire una buona esperienza di gioco. 
Nonostante ciò, lo sviluppatore crede che i giocatori non potranno scoprire tutti i segreti nascosti nel mondo di EveryBody's Gone to the Rapture con una sola "run" e saranno dunque spinti a rigiocarlo a prescindere dalla presenza di un limite temporale. In questo senso, The Chinese Room vuole dunque rispettare la filosofia particolare che fece la fortuna di Dear Esther, apprezzato da tanti appassionati PC.