Final Fantasy 16: Square-Enix non ha mai voluto una grafica fotorealistica

Final Fantasy 16: Square-Enix non ha mai voluto una grafica fotorealistica
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Dopo aver discusso dei propri poteri Eikon preferiti, gli autori di Final Fantasy XVI sono tornati a parlare dell'attesissimo JRPG per PlayStation 5 nel corso di un'intervista concessa a Game Informer.

Tra i tanti argomenti affrontati, Square-Enix ha parlato anche dello stile grafico che caratterizza Final Fantasy XVI, descritto dal director Hiroshi Takai, il creative director Kazutoyo Maehiro, l'art director Hiroshi Minigawa e il producer Naoki Yoshida come qualcosa a metà tra l'illustrazione artistica e il realismo. Ciò a cui il team non ha mai puntato è però il puro fotorealismo: "Volevamo dare maggiore enfasi a quello stile artistico originale che abbiamo ricevuto da Takahashi e abbiamo trovato un modo per basare il gioco su questa fantastica arte e renderla reale, ma non renderla fotorealistica, e trovare quel comrpomesso perfetto che sta nel mezzo".

Minigawa ha inoltre svelato come anche lo stile grafico abbia subito l'influenza di Game of Thrones, ed ha parlato del ruolo di Takahashi: "Quando mi sono unito al team e ho parlato con Takai-san dell'aspetto generale del gioco, abbiamo avuto l'idea di ricercare una sensazione in stile Il Trono di Spade, quel tipo di puro high fantasy standard che vedresti in quel tipo di programma e medium visivo. Avevamo anche il character artist, Kazuya Takahashi, che ha disegnato tutti i personaggi, ma non solo, si è anche preso il tempo di disegnare le illustrazioni per alcune aree".

Minigawa ha poi dichiarato che lo stile artistico ideato da Takahashi per Final Fantasy XVI era originariamente più vivace e meno oscuro di quello che conosciamo oggi, ma dato il tono maturo del gioco il team ha dovuto rielaborarla per adattarla alla narrativa. Per ottenere un setting più dark, il team ha tratto ispirazione dagli scorci offerti dall'Inghilterra settentrionale e le sue formazioni rocciose che, per Minigawa, definiscono il dark fantasy. L'autore cita anche anche gli aridi paesaggi rocciosi dell'Islanda, la Slovenia, il Medio Oriente e l'Africa, soprattutto in relazione alla Repubblica Dhalmekiana di Valisthea. L'ispirazione è persino giunta da altre iterazioni di Final Fantasy, come Dalmasca di Final Fantasy XII.

L'impianto narrativo e la volontà di imbastire una storia matura ha portato Final Fantasy XVI a ricevere un rating 18+.