Final Fantasy 7 Remake diviso in due parti, demo PS4 resa disponibile poco dopo E3 2019?

di

Recentemente, Square Enix è tornata a mostrare l'atteso gioco, tramite la pubblicazione di un nuovo trailer di Final Fantasy 7 Remake, tramesso durante l'ultimo State of Play.

La presentazione del filmato ha dato il via al diffondersi di diversi rumor legati al gioco, alcuni dei quali vorrebbero una demo giocabile di Final Fantasy 7 Remake già in circolazione. Ma non finisce qui: su Reddit è infatti recentemente apparso un post alquanto misterioso. Come segnalato da Gearnuke, un utente della piattaforma avrebbe pubblicato un ampio numero di indiscrezioni sul gioco. Solo poche ore dopo, tuttavia, quest'ultimo avrebbe cancellato il proprio account Reddit. Nel frattempo, come spesso accade, altri utenti ne avevano tuttavia conservato il contenuto, di cui vi riportiamo alcuni dei passi principali.

Tra le fonti citate da questo "utente misterioso" figurerebbe una sede di Square Enix presso El Segundo (California), dedita ad attività di localizzazione. Tra i presunti leak condivisi nel messaggio troviamo un'informazione secondo la quale Final Fantasy 7 Remake sarebbe costituito di due parti, con la prima di queste terminante con un climax narrativo estremamente noto ai fan della saga. Le evocazioni non combatterebbero sul campo, ma agirebbero all'interno di cut-scene, e includerebbero una new entry in forma di lupo. La mappa di gioco sarebbe open-world, con diversi mezzi di trasporto disponibili. Secondo quanto riportato, in seguito all'E3 2019, dove il gioco sarebbe presente sullo showfloor in forma giocabile, gli utenti Playstation 4 abbonati a Playstation Plus dovrebbero poter avere accesso ad una demo.

Come di consueto, vi invitiamo a ricordare che rumor o presunti leak non costituiscono informazioni ufficiali. Per avere dettagli certi non resta che attendere dichiarazioni da parte di Square Enix. Per ingannare l'attesa, vi segnaliamo che sulle pagine di Everyeye potete trovare un'anteprima su Final Fantasy 7 Remake, a cura di Gabriele Laurino.