Il fisco non perdona: il pro player "Flusha" condannato per evasione fiscale

Il fisco non perdona: il pro player 'Flusha' condannato per evasione fiscale
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Il giocatore svedese di CS:GO Robin "Flusha" Ronnquist pare esser incappato in una condanna per evasione fiscale; i fatti oggetto dell'accertamento e della conseguente condotta fraudolenta risalirebbero addirittura al 2015.

Allo svedese è stata comminata un multa, oltre alla condanna, per aver omesso di dichiarare i suoi guadagni dei prize pool (si parla di circa 120.000 Dollari) relativi agli eventi di CS: GO (la cui scena competitiva, peraltro, sta ancora facendo i conti con uno scandalo che ne ha minato la credibilità).

Flusha è uno dei più famosi giocatori di CS:GO di tutti i tempi; dal 2013 al 2015 ha vinto numerosi tornei con i Fnatic e sono state proprio le vincite del 2015 (tra cui due Major, ESL One: Cologne 2015 e ESL One: Katowice 2015) a causargli i guai.

Il giocatore si è difeso affermando che è stata un'omissione colposa, perché non poteva sapere che quelle vincite avrebbero dovuto essere inserite nella dichiarazione. Secondo le regole e le normative svedesi, i guadagni derivanti da gaming competitivo (inclusi i premi in denaro vinti ai tornei), costituiscono parte delle entrate dei giocatori e devono essere dichiarati.

Flusha ora se la caverà con la multa, una condanna sospesa (commutata in 120 ore di servizi socialmente utili) oltre a pagare l'intero importo delle tasse evaso, aumentato del 40%.

Insomma, il Fisco è sempre in agguato: resta in attesa per anni ma, prima o poi, arriva.