Recensione Videogiochi
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Antonio Izzo
In passato, in Fortnite c'era il fuoco amico. I giocatori di una stessa squadra potevano danneggiarsi (e uccidersi) a vicenda se non stavano attenti durante le sparatorie. Questa caratteristica, comune a molti sparatutto competitivi, è stata poi rimossa. Ecco perché.
Lo ha spiegato a Polygon Ben Lewis-Evans, user experience lead researcher presso Epic Games. In sostanza, la decisione è stata presa a causa dei comportamenti tossici di alcuni giocatori. Stando alle innumerevoli segnalazioni ricevute, in molti uccidevano i propri compagni di squadra per poter rubar loro gli oggetti, le armi, ecc. Altri ancora lo facevano per puro divertimento. L'esperienza di gioco veniva in questo modo completamente minata, pertanto gli sviluppatori hanno deciso di sperimentare la sua rimozione.
Poi c'era anche un'altra questione: venire uccisi da un compagno di squadra, anche se non di proposito, veniva percepito sempre come un disagio. Le lamentele erano frequenti, e ormai era diventato difficile distinguere, attraverso le segnalazioni, le uccisioni accidentali e quelle frutto di comportamenti tossici.
La disattivazione del fuoco amico è stato un esperimento, ma a quanto pare sta dando i suoi frutti. "Abbiamo disattivato il fuoco amico e il problema della tossicità è sparito. Risolto al 100%", ha dichiarato Lewis-Evans. Voi cosa ne pensate al riguardo? Avreste preferito che il fuoco amico rimanesse attivo?
Fortnite può essere scaricato su PlayStation 4, Xbox One e PC. Da pochi giorni è anche disponibile Fortnite Mobile su iPhone. Segnaliamo, infine, che per un periodo di tempo limitato sarà attiva la modalità Blitz.
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